La fiera dell’Immacolata: storia che si rinnova nella tradizione

Una fiera in cui colori e suoni arricchiscono la giornata e portano una ventata di allegria. Sin dalla prima mattina il centro del paese si riempie di bancarelle di ogni tipo che, un tempo, erano meta importante per tutte le famiglie locali perché ” … se spetava la Cunzizion par ciorse calcossa…” ricordano ancora gli anziani del paese.Il momento religioso si svolge alla mattina con la messa solenne delle ore 10 celebrata dal parroco don Enzo Fabrissin e accompagnata dal coro parrocchiale San Rocco, poi, in oratorio e nel cortile della canonica ci saranno rispettivamente il Mercatino di Natale con la tradizionale pesca di beneficenza e il Chiosco dei magnari bisiachi. Il mercatino di Natale è organizzato da un gruppo di signore che settimanalmente si ritrova e lavora per la realizzazione di svariati ricami da vendere e il cui ricavato viene interamente devoluto alle missioni in Burkina Faso dove opera la compaesana Luisella Paoli con l’amica Ivana Cossar. Non solo, come detto sempre in oratorio il gruppo missionario della parrocchia organizza ormai da anni una pesca di beneficenza sui generis (in cui ogni abitante può portare dei doni da mettere in gioco) e anche qui il ricavato avrà la stessa destinazione. Questa pesca di beneficenza, tradizionalmente proposta per il patrono San Rocco, porta in sé un qualcosa di ludico, dal momento che invita infatti tutte le famiglie ad arricchirla con soprammobili, ricami, giocattoli, bigiotteria,… possibilmente in buono stato. Il divertimento consiste proprio in ciò, nel fatto che è la gente stessa a donare i premi per la pesca con la finalità di raccogliere un ricavato cospicuo da poter inviare in dono.Nel giardino, invece, come accennato per tutta la giornata sarà aperto il Chiosco dei magnari bisiachi che, organizzato dal Circolo Brandl, offrirà l’opportunità di assaggiare  “sbrovada”, “crodeghini” e vin brulè.