Gli adolescenti e il mondo dell’azzardo

L’indagine si è avvalsa del metodo peer education, perché la progettazione della ricerca, la costruzione dei questionari è stata fatta con un gruppo di studenti delle superiori (delle scuole secondarie di secondo grado) ed è stato somministrato da loro a noi coetanei. In modo diretto i ricercatori hanno coinvolto complessivamente 52 classi di 13 Istituti della provincia (presenti a Udine, Codroipo, Gemona del Friuli, Latisana, Lignano Sabbiadoro, San Daniele del Friuli Tolmezzo, Tarvisio, Udine) e della Consulta provinciale degli studenti. Di questa fase sono stati ritenuti validi 865 questionari.

In modo indiretto, per il tramite degli insegnanti di riferimento delle classi coinvolte nel corso della rilevazione diretta, numerosi ragazzi hanno somministrato sia all’interno delle scuole di appartenenza sia all’esterno tra amici e conoscenti più di un migliaio di questionari. Il percorso, infatti, ha incontrato l’interesse di ragazzi e insegnanti e ha avuto uno sviluppo molto rapido con la partecipazione progressiva di numerose scuole, insegnanti e ragazzi disponibili alla somministrazione. Nonostante le difficoltà a gestire i flussi di partecipazione sono stati ritenuti validi ben 1.071 questionari.

L’opinione dei ragazzi intervistati è che il gioco con vincite/perdite in denaro non sia molto diffuso tra i loro coetanei: ritengono infatti che i giochi non siano diffusi (sommando le risposte di molto e abbastanza non si supera il valore del 39%).

Al contrario un numero significativo di ragazzi si è già sperimentato nel gioco nel corso degli ultimi sei mesi precedenti la rilevazione. Alcuni hanno praticato qualche gioco altri invece sono stati coinvolti in una varietà di giochi, con intensità differenziata. Il 46,1% del campione si è sperimentato in giochi in cui si vince o si perde denaro: le ragazze lo hanno fatto di meno (solo il 38,9%) dei ragazzi (il 56,1%). Se proiettiamo questi valori sulla popolazione giovanile di riferimento si può stimare che 4.900 ragazze e 7.650 ragazzi hanno sperimentato una o più tipologie di gioco, per un totale di 12.550 ragazzi compresi tra i 15 e i 20 anni. Con il crescere dell’età crescono anche le esperienze di gioco: si va dal 39% per le adolescenti di 15 anni al 47% delle ventenni; tra i maschi in età adolescenziale (14-15 anni), invece, ci si attesta al 44% per arrivare al 67% nei ventenni.

Le tipologie sono differenziate: i ragazzi che hanno sperimentato 1 o più giochi privilegiano, in ordine di importanza, le seguenti tipologie: 1° “gratta e vinci”, 2° “Carte e giochi da tavolo”, 3° “giochi a base sportiva”, 4° “Lotto e SuperEnalotto”, 5° “Lotterie”, 6° le slot machine”, ecc.

Nel corso degli ultimi sei mesi precedenti la rilevazione le ragazze che hanno giocato lo hanno fatto per il 76,8% 1-5 volte, per il 18,9% 6-10 volte e solo per il 5,3% 11 e più volte; i ragazzi invece per il 37,2% 1-5 volte, per il 41,2% 6-10 volte e per il 21,6% 11 e più volte. Anche il numero di coloro che giocano 11 e più volte è sbilanciato al maschile: il rapporto ragazze e ragazzi è di 1 a 6 per gioco ripetuto.

La spesa per il gioco viene stimata dal campione, sia pur in difetto, sempre nel corso degli ultimi sei mesi in non meno di 15 mila Euro. Proiettata sulla popolazione giovanile di riferimento si attesterebbe a circa 224 mila Euro.