La vicinanza del Papa ai lavoratori dell’ex Detroit

“Con questa lettera sono gentilmente a chiederle (…) di far arrivare il suo pensiero all’opinione pubblica, un pensiero che si rivolga a tutte le persone impiegate in questa ditta e alle loro famiglie che con ansia seguono l’evoluzione di tale situazione…” Queste le parole conclusive di un’accorata lettera che, il 16 gennaio scorso Fabio Bergamasco, dipendente turriachese della Detroit di Ronchi dei Legionari, ha inviato a Papa Francesco, confidando in una risposta che, effettivamente, non ha tardato tanto ad arrivare. A rispondere, per Papa Francesco, è stato l’assessore monsignor Peter B. Wells che, direttamente dalla Segreteria di Stato del Vaticano, ha evidenziato come il Santo Padre abbia accolto con sentimenti di spirituale vicinanza l’atto di devota confidenza presentatogli.Un segnale che arriva veramente dall’alto e che dovrebbe far riflettere tutta la schiera di politici locali che, nella migliore delle ipotesi, ostentano un interessamento nei confronti dell’ex Detroit, De Rigo Refrigeration, ditta che, storicamente radicata nel Territorio, ha recentemente chiuso i battenti dando il ben servito a 140 dipendenti. E alle loro famiglie, s’intende.Bene, ora che siamo arrivati ai titoli di coda, ora che anche lo storico marchio è stato staccato dal tetto dello stabilimento, è arrivata anche una manifestazione di vicinanza da parte di Papa Francesco. E’ un messaggio che intende sostenere i lavoratori di quest’azienda i quali non possono fare altro che sperare in un’attenzione concreta da parte di qualche imprenditore facoltoso o … in un futuro diverso, seppur degno di chi il proprio mestiere lo ha sempre messo in gioco, il suo desiderio di lavorare lo ha sempre manifestato portando il marchio De Rigo alla ribalta internazionale.In tutta questa bagarre un plauso deve andare anche all’amministratore locale Roberto Fontanot, sindaco di Ronchi dei Legionari, il quale più volte si è dimostrato contrario alla follia imprenditoriale messa in atto dagli attuali titolari, al consigliere regionale Diego Moretti e all’assessore provinciale Ilaria Cecot che in alcune occasioni hanno dimostrato interesse nei confronti della situazione, al vescovo monsignor Carlo Maria Redaelli, alla parrocchia di San Giacomo di Redipuglia e ai sacerdoti di Ronchi dei Legionari, don Renzo Boscarol e don Umberto Bottacin che si sono dimostrati in qualche modo vicini. L’arcivescovo, monsignor Redaelli, più volte presente alle assemblee dei lavoratori, ha sottolineato come “Bisogna pensarci bene ed a lungo prima di svuotare una realtà importante e produttiva, ragionare sulle possibili soluzioni e ragionare sul fatto che dietro ai lavoratori ci sono le loro famiglie e tante necessità”. L’arcivescovo aveva assicurato la preghiera e la vicinanza a tutti i lavoratori, sollecitando gli imprenditori ” … a non buttare le professionalità, le capacità e le competenze acquisite”, nonché le istituzioni locali e regionali “affinché s’impegnino per dare un futuro concreto alle persone ed allo stabilimento”.Ci si augura che tutte queste espressioni di solidarietà, queste attenzioni che sono giunte dunque anche dallo Stato del Vaticano, abbiano un influsso anche sulla politica regionale del lavoro che tanto avrebbe da dimostrare in quest’ambito.