Venerdì 13 e sabato 14: 24 ore per il Signore
13 Marzo 2015
Nel Messaggio per la Quaresima 2015 il Papa ha espresso l’augurio che in tutta la Chiesa, “anche a livello diocesano” si celebri l’iniziativa “24 ore per il Signore”, per “dare espressione alla necessità della preghiera”.Ma di cosa si tratta? Le “24 ore” è una iniziativa lanciata nel 2014 dal Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, presieduto da monsignor Rino Fisichella. Allora si svolse venerdì 28 marzo; l’intera giornata fu dedicata al sacramento della riconciliazione, proprio per consentire a quanti lo desideravano di accostarvisi. Aderirono decine di diocesi in tutta Italia.Quest’anno, come nel 2014, sarà Papa Francesco a presiedere la liturgia penitenziale a San Pietro, mettendo così il sacramento della riconciliazione al centro del cammino della nuova evangelizzazione in tutta la Chiesa. In alcune chiese del centro storico di Roma saranno disponibili confessori per la celebrazione individuale del sacramento, mentre giovani appartenenti a diverse realtà ecclesiali incoraggeranno i loro coetanei ad entrare in chiesa, dove per tutta la notte troveranno sacerdoti e confessori disponibili all’ascolto. Il tema prescelto per orientare la riflessione è “Dio ricco di misericordia”.A livello diocesano saranno tre i momenti che contraddistingueranno le “24 ore per il Signore”. Si partirà venerdì 13 marzo con il terzo quaresimale dell’Arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli in cattedrale (con inizio alle ore 20.30); sabato 14 in Duomo e nella chiesa dei Cappuccini a Gorizia ci sarà la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione dalle 16 alle ore 19. Alle ore 19 le “24 ore per il Signore” si concluderanno con la celebrazione della messa prefestiva da parte di mons. Redaelli in cattedrale.Particolarmente nella giornata di sabato, in concomitanza con la celebrazione che papa Francesco presiederà in San Pietro, anche tutte le comunità parrocchiali della nostra diocesi sono chiamate a predisporre iniziative per vivere questo momento in unione col Santo Padre.
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