La Costa d’Avorio raccontata agli studenti

Il progetto di testimonianza del missionario, ha visto gli studenti goriziani confrontarsi in incontri della durata di un’ora con due classi alla volta, con il supporto e la guida degli insegnanti di religione Mauro Casasola ed Anna Gregorin. Il percorso didattico è stato avviato con la collaborazione del Centro missionario diocesano guidato dal professor don Franco Gismano. Gli insegnanti hanno preparato una serie di documenti per presentare la Costa d’Avorio con i commenti di don Herve, arricchendo poi tutto il materiale con le immagini che il sito dell’arcidiocesi di Gorizia offre ai suoi visitatori per avvalorare la collaborazione tra le realtà di due diversi mondi.I ragazzi sono sempre entusiasti e interessati in queste esperienze, perché le trovano come un’occasione di approfondimento rispetto al lavoro già svolto nelle materie come geografia, storia e religione, che li ha portati a studiare e conoscere quelle realtà attraverso la didattica frontale in aula. Infatti gli studenti hanno tenuto degli interventi con quesiti riguardanti la descrizione geografica della zona in questione, espresso considerazioni sulla realtà economica, posto domande e curiosità sulla situazione sociale e sugli usi e costumi degli abitanti ponendo poi una particolare attenzione ai loro problemi e alle informazioni errate o ai luoghi comuni che spesso si diffondono sull’Africa, ma che non corrispondono al vero. Quello che fa piacere e che emerge da iniziative del genere sorge dal fatto che gli studenti sono sempre informati e provano piacere nell’approfondire gli argomenti per colmare le loro lacune in merito a determinate tematiche. Anche gli insegnanti dimostrano di lavorare volentieri con loro perché, grazie ad ospiti come don Hervè, sono sempre nella condizione di scoprire informazioni nuove ed inaspettate da condividere con i colleghi di altre discipline presenti a questi incontri tenuti nell’istituto goriziano. L’obiettivo didattico è certamente quello di aumentare le occasioni per arricchire la propria conoscenza e cultura, ma anche quello di stimolare gli studenti a maturare uno spirito critico, attraverso il quale la loro opinione personale sia la prima ricchezza pura, autorevole, libera e personale.