Spettacolo in tre lingue per Nora Gregor, una diva del ’900
20 Marzo 2015
Un progetto ambizioso, che ha visto per la prima volta collaborare tutti insieme enti teatrali di Italia, Slovenia e Austria, Paesi vicini ma un tempo divisi dalla guerra. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Slovensko Mladinsko Gledališ¤e di Ljubljana, Slovensko Narodno Gledališ¤e di Nova Gorica, Schauspielhaus di Graz e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, uniti per ricostruire il profilo di una donna, vittima di quel difficile momento storico vissuto dalle nostre terre nel corso della I Guerra Mondiale.Lo spettacolo che andrà in scena al “Verdi” sarà recitato in tre lingue da attori dei teatri-partner, sarà ricco di contributi multimediali e indurrà lo spettatore a riflettere non solo sugli eventi storici che si abbattono sul corso delle esistenze, ma anche sul ruolo della donna nella società e su come la storia condanni al buio della memoria certe incolpevoli figure: la fulgida diva goriziana e austriaca Nora Gregor, ne è un esempio.Per celebrare la figura dell’attrice è stata anche allestita da Kinoatelje, presso gli spazi del Trgovski dom di corso Verdi, la mostra documentaria “Nora Gregor, du bist ein Engel”, visitabile fino al 29 marzo e successivamente proposta a Trieste e Graz. Tra gli eventi collaterali in programma, martedì 24 marzo si svolgerà il simposio “Incontro con Nora”, a cui prenderanno parte ricercatori e studiosi dell’attrice, tra cui Igor Devetak, Christine Casapicola, Hans Kitzmueller e Joe Valencic. Quest’ultimo, ricercatore a Cleveland, terrà il 25 marzo una lezione sul tema “Nora Gregor e gli emigrati sloveni a Hollywood”, mentre giovedì 26 marzo alle 18 il foyer del Verdi ospiterà l’introduzione allo spettacolo teatrale, a cura di Kinoatelje e Kulturhaus, con la proiezione del documentario “Nora Gregor. La regola del gioco”.
Una delle prime stelle del cinema sonoro
Di famiglia tedesca, Nora Gregor (pseudonimo di Eleonora Hermina Gregor) nacque a Gorizia nel 1901, mentre la città era parte dell’Impero Austro-Ungarico; successivamente fu costretta a trasferirsi a Graz, a causa dell’ostilità incontrata nella città una volta divenuta italiana. Nel 1920 iniziò una brillante carriera come attrice, che la portò a esibirsi nei teatri di Vienna, Berlino, Parigi e a Hollywood, proprio nei primi successi del cinema sonoro. Venne diretta in 28 film internazionali dai massimi registi dell’epoca, da Max Reinhardt a Jean Renoir, per quest’ultimo fu tra i protagonisti (nel ruolo di Christine) del suo cult “La regola del gioco” (nella foto con Roland Toutain .Si trasferì in SudAmerica allo scoppio della seconda guerra mondiale e morì tragicamente in Cile il 20 gennaio del 1949.
Notizie Correlate