Si inaugura lo “Spazio Amideria”
10 Aprile 2015
Un sogno che diventa realtà. Sabato 11 aprile, alle ore 15, sarà inaugurato a Saciletto di Ruda lo Spazio Amideria, ovvero un locale, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale, nel quale l’associazione che porta il nome della storica fabbrica di amido da riso potrà svolgere e far svolgere tutte le attività connesse alla conoscenza e poi al rilancio del sito produttivo della Fredda. All’inaugurazione, fra gli altri, interverrà la Presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che non ha voluto far mancare il suo appoggio in primis all’amministrazione comunale e in secondo luogo all’associazione, costituitasi un anno fa, entrambe impegnate nel difficile compito di tramandare la memoria ma anche di rilanciare un luogo che altrimenti rischia l’oblio perenne.Lo Spazio Amideria – sostanzialmente ricavato dagli immobili che una volta costituivano il bar del piccolo paese – è un ambiente poliedrico. Vi trovano infatti sistemazione gli archivi storici dell’Amideria, a partire dal 1927 fino al 1976, e locali adibiti a studio e ricerche. L’associazione, infatti, ha stipulato un accordo con l’Università di Udine per la sistemazione dell’archivio che potrà sia diventare base per tesi di laurea o dottorati di ricerca, sia materia di consultazione e pubblicazione. Non solo. Lo Spazio è anche dotato di una sala capiente che potrà essere utilizzata per conferenze, dibattiti e presentazione di volumi con quindi interessanti ricadute sul territorio.Ma che cos’è l’amideria Chiozza? Lo stabilimento – lungo la statale che da Cervignano porta a Gorizia – nasce per volontà del chimico Luigi Chiozza nel 1865 lungo la roggia ”La Fredda”, nella località omonima in Perteole, inaugurando il ciclo chimico- industriale dell’estrazione dell’amido dapprima dal frumento, poi dal mais e definitivamente dal riso. Nel 1889 la direzione della fabbrica passa al figlio Giuseppe e poi, nel 1902, ad una nuova società “La nuova Pilatura triestina”, sotto la direzione dell’ingegnere Dario Doria che la porterà a risultati brillanti. A questo periodo, grazie ai capitali portati dal passaggio di proprietà, risale infatti la grande ristrutturazione della fabbrica con l’introduzione di una nuova caldaia e di nuove macchine per aumentare la produzione.La particolarità di questo stabilimento, unico nel suo genere, consiste nel metodo di lavorazione, brevettato da Chiozza e nella piena sussistenza di macchine e metodi di lavorazione concepiti e brevettati nel 1800 e rimasti in uso per più di un secolo. Dopo varie vicissitudini, la fabbrica chiude definitivamente i battenti nel 1986, diventando un raro esempio di archeologia industriale.Alla cerimonia dell’11 aprile interverranno anche il sindaco di Ruda, Palmina Mian, e il presidente dell’Associazione Amideria Chiozza, Raffaele Caltabiano.
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