La Cresima degli adulti: ripresa di un cammino
30 Aprile 2015
Nella la celebrazione della confermazione per un gruppo di giovani-adulti delle parrocchie di Cormons e Gradisca d’Isonzo, celebrazione alla quale due adulti si sono accostati per la prima volta anche all’Eucaristia. Giovani che abbiamo notato motivati nel riprendere “in mano” il proprio cammino di fede interrotto per diversi motivi negli anni dell’adolescenza.La liturgia alla quale i cresimandi hanno partecipato con le letture, le intenzioni dei fedeli e con la preghiera, è stata accompagnata dal coro parrocchiale impreziosito per l’occasione dall’accompagnamento dell’arpa suonata da Laura Pandolfo.L’Arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli che ha celebrato l’Eucarestia, durante l’omelia ha ricordato, partendo da un’esperienza personale di quand’era giovane sacerdote, come di solito si pensi di più alla salute, alle cose materiali che non alla salvezza, all’anima, alla felicità del cuore, alla santità. E Gesù ci salva, ha proseguito il vescovo, dando la sua vita a differenza del mercenario, ma anche di qualsiasi pastore di buon senso che guarderebbe innanzitutto alla sua. Ma noi poi vogliamo essere salvati da quel male profondo che tutte le cose di questo mondo non riescono a vincere?Questi giovani ha concluso monsignor Carlo, che oggi chiedono il dono dello Spirito Santo ci dicono con la loro scelta di sì, che è importante essere cristiani perché questo è ciò che realizza il desiderio più profondo che abbiamo nel cuore, è ciò che ci realizza come uomini e donne, come persone. Dalle voci dei giovani cresimati poi si sono raccolti i pensieri di come la celebrazione della Cresima sia stata l’occasione preziosa nella quale ritrovare e sperimentare un contatto con la vita ecclesiale, magari dopo anni di distanza, ritrovare con sorpresa e gioia una Chiesa vicina, più aperta che dialoga con la tua vita reale che solo il Vangelo è capace di illuminare come nessun’altra cosa.Al termine della Messa, dopo la tradizionale foto ricordo con i sacerdoti e con il Vescovo, i festeggiati si sono ritrovati nella vicina casa canonica per un momento di fraternità con il presule e i padrini.
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