Cormòns: la comunità cristiana farà la sua parte nell’accoglienza agli immigrati
13 Maggio 2015
Lo ha affermato a chiare lettere il parroco don Paolo Nutarelli intervenuto all’incontro svoltosi nella sala civica sul tema “Cormòns accoglie i richiedenti asilo” promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con E’ Qua, la parrocchia di Sant’Adalberto e l’Associazione Cultura Globale. Sono intervenuti Gianfranco Schiavone, presidente dell’ICS Ufficio Rifugiato Onlus di Trieste, don Valter Milocco vice direttore della Caritas diocesana e responsabile diocesano di Migrantes, Walter Tosolini sindaco di Nimis, Angela Lovat rappresentante della ong “Ospiti in arrivo” di Udine e il sindaco di Cormons Luciano Patat. Ha moderato il dibattito Andrea Bellavite.La finalità dell’incontro era quella di informare la cittadinanza sulla questione dei richiedenti asilo, incentrandosi in particolare sulla disponibilità data dal Comune di Cormons a ospitare quindici persone sul proprio territorio, attraverso un tipo di accoglienza diffusa. E proprio per questo motivo sono stati chiamati a illustrare le loro esperienza il sindaco di Nimis, paese che ospita una trentina di immigrati che, grazie a una serie iniziative che li coinvolge, si stanno integrando con la popolazione, e la Lovat. la cui associazione opera a favore dei richiedenti asilo privi di qualsiasi forma di accoglienza.In particolare Tosolini ha spiegato che grazie a un protocollo di intesa con la Regione e la Caritas sono stati avviate iniziative come corsi di italiano, educazione civica e piccoli lavori a base volontaria. Schiavone, la cui onlus avrà in gestione i richiedenti asilo che arriveranno a Cormons, ha riportato sinteticamente i risultati positivi della situazione di Trieste, dove attualmente sono presenti 650 rifugiati in un sistema di accoglienza diffusa, con case e abitazioni sparse sul territorio. Il sindaco di Cormòns Luciano Patat ha spiegato il percorso compiuto dal Comune, e la strada ancora da percorrere, nell’ospitalità di richiedenti asilo o rifugiati.Dopo aver dato fin da subito la disponibilità a ricevere un discreto numero di persone, dopo la formulazione di diverse ipotesi tra cui quella di recuperare un alloggio di proprietà dei frati francescani, si è finalmente giunti alla stesura di un progetto ed una convenzione tra la Prefettura, il Comune e l’ICS Onlus di Trieste.L’obiettivo è di riuscire a trovare alcune case private da affittare per l’accoglienza di 15 richiedenti asilo, molto probabilmente provenienti dall’Afghanistan presenti ora a Gorizia. La speranza è di riuscire a far partire il sistema già nel mese di maggio. Anche se la gestione sarà affidata interamente all’Ics, Patat ha rimarcato la precisa volontà dell’amministrazione di coinvolgere le diverse associazioni presenti sul territorio per permettere la conoscenza e l’integrazione di queste persone.A seguito degli interventi, si è svolto un breve dibattito in cui alcuni cittadini hanno espresso le proprie opinioni o rivolto domande ai relatori.
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