Operatori pastorali a confronto
29 Maggio 2015
Una giornata intensa quella vissuta dagli operatori culturali delle quattro diocesi del Friuli Venezia Giulia, convenuti sabato 9 maggio a Udine per una giornata di studio dal tema: “La cultura al servizio di un nuovo umanesimo cristiano” in preparazione al Convegno Ecclesiale di Firenze 2015.Operatori culturali provenienti sia da organismi partecipativi diocesani e parrocchiali, laici impegnati in politica, nel giornalismo, in associazioni culturali cattoliche, insegnanti di religione. Variegata anche la composizione dei delegati diocesani guidati dal vicario episcopale prof. don Franco Gismano.Nella mattinata il dibattito è ruotato attorno alla relazione del professor Giovanni Grandi, che ha delineato le principali sfide culturali entro le quali si può iscrivere la proposta di un nuovo umanesimo cristiano, seguita dall’intervento di Vittorio Sozzi, responsabile dell’Ufficio per il Progetto culturale della Conferenza episcopale italaian e di Rosy Russo, professionista esperta di comunicazione e del mondo dei new media.Nel primo pomeriggio i delegati, suddivisi in gruppi di lavoro misti, hanno riflettuto sui temi guida del prossimo Convegno Ecclesiale (uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare) cercando di rapportarli alla quotidianità dell’impegno in ambito culturale.In seguito le risonanze espresse dai vari membri dei gruppi sono state raccolte e condivise nel successivo momento assembleare, creando un iniziale discernimento sulle tematiche affrontate.Evento centrale della giornata la tavola rotonda pubblica del pomeriggio “Tra passato e futuro. L’antica novità dell’umanesimo cristiano” tra il sociologo Luca Diotallevi dell’Università di Roma Tre e il filosofo Giovanni Grandi dell’Università di Padova, moderati dal nostro direttore Mauro Ungaro.La giornata si è rivelata un’ottima occasione di incontro, confronto e crescita, anche per “accentuare un cammino di collaborazione tra le diocesi sul piano della pastorale culturale, perché la nostra regione ha bisogno di una voce chiara e libera della Chiesa e del suo laicato”, come ha affermato nel suo saluto l’Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato.
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