Ronchi dei Legionai: i dieci lustri di don Umberto festeggiati a Maria Madre
26 Giugno 2015
Il suo percorso incominciò il 29 giugno del 1965 quando fu nominato sacerdote dall’arcivescovo Andrea Pangrazio nella patriarcale di Aquileia. Celebrò la sua prima messa il 4 luglio dello stesso anno nel rione di S.Nicolò a Monfalcone, dove risiedevano i genitori. Il 3 settembre del 1965 ricevette invece la nomina di vicario parrocchiale nella chiesa di San Lorenzo Martire di Ronchi dei Legionari, dove ha vissuto accanto a Don Virgulin. Don Umberto svolse inoltre campi scuola estivi in montagna , dove ha tenuto corsi di dopo scuola per i bimbi dei luoghi e ha avviato anche alcuni lavori di manutenzione di strade, chiese e cimiteri dei paesi della Carnia.Tra il 1968 e il 1969 il sacerdote fu chiamato a collaborare per le conferenze di Raoul Follereau, fondatore della giornata mondiale dei lebbrosi, il quale consigliò alla diocesi goriziana di sostenere i paesi della Costa d’Avorio. Nell’aprile del 1970 è stata avviata la prima missione a Cossu e ancora oggi la nostra diocesi sostiene i paesi della Costa d’Avorio. Il 1° ottobre 1975 Don Umberto ricevette l’incarico dall’arcivescovo Cocolin di preparare il terreno per la nascita della nuova parrocchia Maria Madre della Chiesa.Il 4 gennaio del 1982 incominciarono i lavori per la costruzione della chiesa. Maria Madre fu inaugurata il 4 novembre 1984. Ronchi ha deciso di festeggiare i cinquanta anni di sacerdozio di Don Umberto domenica 28 giugno. La giornata prevede in mattinata la messa solenne accompagnata dal coro Primovere alle ore 10.30, a cui seguirà un pranzo comunitario alle ore 12.30. Nel pomeriggio alle ore 17.30 i festeggiamenti continueranno con l’ascolto del concerto dell’orchestra d’archi della scuola di musica di Farra d’Isonzo. Lunedì 29 giugno la festa si concluderà con la Santa Messa alle 18.30 di ringraziamento, a cui seguirà un rinfresco. L’arcivescovo sarà impossibilitato ad assistere a questo evento, ma ha inviato a Don Umberto un biglietto di augurio per la sua festa.Sono invitati oltre alle autorità e ai sacerdoti locali anche tutte le comunità dell’Isontino oltre a quelle di Ronchi, per festeggiar un uomo che è stato dedito alla sua chiesa e che ha cercato di aiutare con i propri mezzi le persone, specialmente i giovani.
Notizie Correlate