Monfalcone: stop dalla Regione al minirigassificatore

Lo stabilisce una delibera, proposta dall’assessore all’Ambiente ed Energia Sara Vito, approvata nella settimana scorsa dall’Esecutivo regionale. I contenuti della delibera saranno inviati al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con comunicazione della presidente della Regione.A determinare la decisione sono state le troppe carenze documentali che impediscono alla Regione di formulare un compiuto parere in merito alla compatibilità ambientale del progetto stesso, che è peraltro previsto dal Piano energetico regionale(Per) subordinatamente alla sussistenza delle condizioni ambientali e di sicurezza trasportistica.Le carenze più evidenti del progetto, è indicato nella delibera dell’assessorato all’ambiente, riguardano in particolare la mancata presentazione delle analisi effettuate relativamente ai sedimenti da dragare, le valutazioni effettuate in merito alla componente atmosferica delle sorgenti più impattanti dal punto di vista dell’innalzamento delle polveri, le carenze di informazioni per il piano di monitoraggio.Inoltre, si sottolinea come lo studio di ormeggio e di manovrabilità delle navi gasiere risulti privo della parte che rappresenta l’impatto generato dalle gasiere stesse sul traffico navale attuale e come il progetto non sia supportato da un’adeguata analisi, come richiesto dalla direttiva comunitaria, sui costi e sui benefici per dimostrare la compatibilità di un impianto energetico di così grande impatto con la realtà locale del comune di Monfalcone e dei territori contigui.Infine – si rileva nel documento fatto proprio dalla Giunta regionale – non è stata effettuata la necessaria valutazione delle alternative localizzative con un’analisi critica di diverse soluzioni tecnicamente ed economicamente percorribili in particolare per il terminale, per la banchina di accosto, per la nuova cassa di colmata, per il metanodotto e per le condotte di adduzione e scarico dell’acqua di processo.