La festa della zucca valorizza la bellezza di San Martino di Terzo
21 Ottobre 2015
San Martino di Terzo d’Aquileia ha fatto vivere ai visitatori della nostra regione, lo scorso fine settimana, lo spirito della quotidianità della cittadina medioevale. L’”Associazione culturale Amici del Borgo di San Martino” ha organizzato anche quest’anno la “Festa della Zucca” giunta ormai alla sua 17^ edizione. L’evento è stato introdotto già la sera di venerdì 16 con una lezione di cucina dal titolo “Delicatezze Autunnali” condotta dallo chef Ennio Furlan, chef del Colleggio Cocorum del Friuli Venezia-Giulia e Presidente di Micologia Botanica Udinese e degli Orti Urbani di via Pellis a Udine, specializzato nell’uso culinario di funghi ed erbe spontanee. Sabato e domenica invece i visitatori sono stati coinvolti nella vita medioevale della taverna, del mercato e dell’accampamento. Le vie del borgo sono state inoltre animate da diversi spettacoli e attività quali il corteo storico con la fiaccolata, lo spettacolo delle frecce infuocate, la sveglia a colpi di cannone della domenica, il corteo della Madre Badessa con il suo seguito di nobili, dame, cavalieri e guardie, tornei di tiro con l’arco e lo spettacolo di fiamme e fuoco. Hanno avuto luogo inoltre le premiazioni del Concorso della “Zucca più… artistica” e dell’addobbo più bello.La manifestazione ha offerto inoltre la possibilità ai numerosi visitatori giunti da tutta la regione di scoprire la chiesa parrocchiale di San Martino di Terzo d’Aquileia, luogo sacro e d’arte. L’edificio è una tipica chiesa rurale d’epoca medioevale in stile romanico agreste, dove architetti ignoti, pittori e scultori hanno cercato di esprimere la propria bravura attraverso il risalto nelle loro opere della gloria di Dio, al fine di elevare e ammaestrare il popolo cristiano. Nella chiesetta sono presenti tre cicli di affreschi risalenti ai secoli XIII, XIV e XVI raffiguranti episodi della Bibbia.La “17° Festa della Zucca” dunque è stata un’opportunità non solo per intercalarsi nella vita del volgo medioevale ma anche per scoprire uno dei più notevoli gioielli della Bassa Friulana e della regione Friuli Venezia Giulia.
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