Ma ci sarà un futuro per interporto e scalo?
21 Ottobre 2015
Ma, in tempi di crisi e di ristrettezze, quali sono quelli che stiamo vivendo, ha ancora senso puntare su un rilancio dell’interporto e dello scalo ferroviario di Cervignano? Si tratta di due infrastrutture che, purtroppo, da anni versano in gravi difficoltà. Con la loro presenza si potrebbe puntare a un rilancio della realtà di Cervignano, da un lato, e dell’intero comparto regionale dall’altro. Puntare a un miglioramento della logistica e della movimentazione delle merci sarebbe ottimale. Le potenzialità, inespresse fino a questo punto, dello scalo e dell’interporto, potrebbero andare nella direzione di valorizzare anche le realtà portuali della nostra regione. E viceversa. Le operazioni sono diminuite, in questi ultimi anni, dopo che, le previsioni erano state tutt’altro. Chi non ricorda i discorsi di quando le due infrastrutture furono collocate sul territorio cervignanese? Si paventavano, quantomeno, delle positive ricadute per tutta la realtà, ma così non è stato. Le Ferrovie hanno declassato lo scalo ferroviario, dopo che un’analoga infrastruttura è stata chiusa nel Veneto. Semplicemente il traffico che insisteva su quella realtà è stato dirottato a Cervignano. Non si è fatto molto, quanto a programmazione. Soprattutto pensando alle ricordare infrastrutture portuali e di collegamenti ferroviari con le nazioni contermini. Il paventato trasferimento di quote di trasporto delle merci dalla strada alla ferrovia, inoltre, non è avvenuto, non nei termini che si erano ipotizzati. Alcuni convogli tolti dalla strada, non rappresentano di certo un progetto pensando al futuro. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di dare attuazione alle misure previste dal Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica. L’obiettivo sarebbe quello di migliorare la logistica, incrementare i flussi, utilizzare in maniera funzionale il trasporto ferroviario, quello su gomma e quello marittimo. Ovvio il miglioramento, con la riduzione dei tempi di percorrenza sulle tratte ferroviarie e, cosa da non sottovalutare, con un occhio anche all’ambiente. Pensiamo che, soltanto con un sistema di trasporto adeguato e interconnesso, si potrà andare nella direzione di attirare dei nuovi investitori, anche e soprattutto internazionali.
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