Si è fermato il cuore di don Ozbot

Era stato ordinato sacerdote nel 1944. La sua vocazione è nata nell’ordine dei padri Cappuccini; negli anni ’60 aveva scelto la vita della diocesi goriziana dove era stato successivamente incardinato. La sua spiritualità deve molto a quella primitiva scelta della quale ha dato testimonianza come del resto della sua profonda cultura.Fin che le forze lo hanno sostenuto è stato sempre presente negli incontri diocesani e, fino ad alcuni anni fa ha retto la parrocchia di S.Martino del Carso dove era stato nominato parroco nel lonrano 1966. La semplicità del tratto, insieme alla bonomia, lo caratterizzava nelle relazioni con le persone come nel servizio pastorale. La origine della sua vocazione e la riservatezza è stata anche la caratteristica della sua personalità e della sua testimonianza. Inoltre è stato fedele nel suo servizio fino a quando le forze gli hanno consentito e ha servito la comunità di San Martino con dedizione e lungimiranza. Il carattere schivo e bonario si accompagnava a molto buon senso ed ad una notevole precisione in tutte le sue responsabilità.Don Ozbot ha amato ed è stato molto amato e apprezzato dalla comunità di S.Martino, un paese che pur nella riduzione dei numeri appare sempre vivo e partecipe alle diverse attività paesane La sua gente ed il clero diocesano hanno accompagnato don Ozbot anche all’ultimo passaggio: il rito di commiato ha avuto luogo nella mattinata di sabato ed è stato presieduto dal vescovo Carlo Roberto Maria Redaelli. Il suo corpo è ospitato dal cimitero locale in attesa della resurrezione.