L’anatra, la morte e il tulipano

Ha conquistato la giuria di uno dei più prestigiosi riconoscimenti del Teatro ragazzi italiano, l’”Eolo Award”, per aver trasposto il testo originale in un’unica partitura di danza, teatro e musica dal vivo, creando un’atmosfera lieve e coinvolgente, capace di attraversare registri diversi. “L’anatra, la morte e il tulipano” è il prezioso evento scenico tratto da “Ente, Tod und Tulpe”, il libro animato dello scrittore e illustratore tedesco Wolf Erlbruch: fuori abbonamento sarà chiamato a siglare, sabato 28 novembre al Kulturni Center Bratuz di Gorizia, l’inaugurazione della 17^ Stagione di Teatro di Figura – Pomeriggi d’inverno, come sempre ideata e promossa dal CTA. Fedele al testo originale, “L’anatra, la morte e il tulipano”  compenetra l’energia e l’autorevolezza di una delle compagnie più amate della scena italiana, quella di danza Sosta Palmizi, con la fresca immediatezza degli interpreti  Aldo Rendina e Federica Tardito, diretti in scena dal regista Bruno Franceschini. Gli attori-danzatori si muovono con singolare naturalezza, incastonati in un impianto musicale concertistico: le partiture, selezionate dal repertorio per fagotto e violoncello di W.A. Mozart, H. Gal, L. Beethoven, G. Bizet, P. Hindemith e K.M. Komma, sono eseguite dal vivo dai musicisti in scena. “Pomeriggi d’inverno” 2015 – 2016, quest’anno in cartellone con 9 spettacoli dal 28 novembre al 5 marzo, aprirà dunque la sua Stagione, diretta da Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, con uno “spettacolo – concerto” che si è affermato quale migliore performance 2015 del Teatro ragazzi italiano. Complice anche l’alchimia produttiva nata dall’incontro fra il regista e compositore Bruno Franceschini e la dramaturg e studiosa teatrale Gabi dan Droste: consci dell’importanza dell’espressività teatrale e in particolare affascinati dal teatro per l’infanzia hanno dato vita non solo a una compagnia, ma a una vera e propria rete internazionale di artisti, un’officina interdisciplinare del teatro di ricerca per l’infanzia per rindividuare a tracciare nuove strade stilistiche. “E ora sei venuta a prendermi?” chiede l’anatra alla morte.La sua risposta è al contempo semplice e illuminante: “Ti sono accanto già da quando sei nata”. Quella dell’incontro fra l’anatra e la morte è una storia dal finale inevitabile, ma inaspettatamente divertente e leggera. In fondo racconta una cosa semplice, e cioè che la morte ci accompagna fin da quando siamo in vita. Comprenderlo ci aiuta ad averne meno paura e a sentirci meno soli. La strana e inattesa amicizia fra l’anatra e la morte viene narrata attraverso un linguaggio coreografico affidato ai corpi, alle movenze e alle voci degli attori Aldo Rendina e Federica Tardito. Un duetto teatrale stralunato, buffo e poetico che, proprio sul palco, trova la sua ideale corrispondenza musicale nell’inusuale abbinamento fra fagotto e violoncello. Aldo e Federica sono anche autori delle coreografie e dei movimenti scenici che li impegnano nel corso della pièce, nel dialogo con le sonorità del fagotto e del violoncello. Due strumenti, due suoni che si intrecciano fra loro e con i corpi dei danzatori, evocando una coreografia curata e leggera, venata di ironia che incanta letteralmente il pubblico, introducendo anche i più piccoli in modo adeguato a un tema troppe volte negato alla loro emozione e considerato come un tabù da evitare. Le scenografie e i costumi sono di Cristiana Daneo.