Uti agro – aquileiese: primo passo per il Centro Studi
11 Gennaio 2016
Primo passo per la realizzazione del progetto, che prevede la costruzione del nuovo centro studi al servizio dei 17 Comuni della nuova Uti dell’agro aquileiese, sarà l’avvio dell’indagine geologica all’interno dell’ex caserma Monte Pasubio di Cervignano. L’ex caserma, infatti, dopo decenni di degrado, potrà ospitare anche la sede del distretto sanitario, attualmente nella limitrofa via Trieste, e il tanto reclamizzato centro benessere con piscina. Per l’intervento, l’Inail ha già stanziato il finanziamento, che è contenuto all’interno dei provvedimenti Buona scuola voluti dal governo. Per la realizzazione del centro studi sono previsti circa 4 milioni di euro. Ma, prima di tutto, sarà necessaria un’attenta analisi del sottosuolo, per capire se ci sarà da attuare o meno una bonifica. Sarà effettuata un’analisi geologica nel sottosuolo dell’ex caserma. Da quando l’area è stata abbandonata dall’Esercito, infatti, non è mai stata richiesta un’analisi di questo tipo. Qui, un tempo, c’erano dislocate diverse cisterne di carburante, che era utilizzato per rifornire i diversi carri armati presenti all’interno della struttura militare. Anche se non ci sono indicazioni in tal senso, ci potrebbero essere anche delle perdite di carburante nel suolo. Saranno necessari due mesi, quindi una relazione tecnica sarà stilata e informerà sui risultati. In seguito sarà predisposto un piano urbanistico di tutta l’area. I futuri edifici scolastici avranno un fabbisogno energetico molto basso e i progetti saranno realizzati mediante un concorso di idee tra professionisti, al fine di sondare nuovi modelli di edilizia scolastica. Come ricordato, le scuole saranno costruite a cura e a spesa dell’Inail, che resterà proprietaria. Il Miur pagherà all’Inail il canone di affitto affinché il Comune possa utilizzare il bene senza oneri. All’interno del centro studi troverà spazio anche un centro di orientamento per i ragazzi intenzionati a proseguire gli studi all’università. E, a tal proposito, dei contatti sono stati avviati con gli atenei di Trieste e Udine. Ciò, nell’ottica di offrire agli studenti delle precise indicazioni circa le loro scelte future.
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