Gabriele De Rosa, storico e cristiano nell’Italia del ’900

Sarà dedicato a Gabriele De Rosa, storico, politico e cristiano nell’Italia del Novecento l’incontro organizzato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia venerdì 26 febbraio alle 17.30. Di lui parleranno tre suoi allievi e collaboratori: Mons. Dino De Antoni, arcivescovo emerito di Gorizia, Filiberto Agostini e Michele Cassese, docenti di storia contemporanea all’università di Padova e di storia moderna all’ Università di Trieste. Gabriele De Rosa (1917-2009), storico di fama e parlamentare DC era “di casa” a Gorizia per convegni, seminari e iniziative storico-culturali organizzate nella nostra città e a Grado dall’Istituto di storia sociale e religiosa, di cui era stato ispiratore e punto di riferimento. Sono numerosi i goriziani che hanno usufruito della sua guida e collaborato con lui nella ricerca storica. Studioso della storia del movimento cattolico e della Democrazia Cristiana e della storia socio-religiosa, aveva collaborato con Luigi Sturzo, il fondatore del Partito Popolare, e Giuseppe De Luca, lo studioso della storia della pietà. Fu il primo in Italia a vincere un concorso a cattedra di storia contemporanea, insegnandola a Padova, Salerno, dove fu anche rettore, e a Roma.Creò centri di ricerca storica, socio-religiosa e politico-amministrativa a Vicenza, Potenza-Salerno e diresse l’Istituto di cultura “Luigi Sturzo” (Roma); la numerosa schiera di ricercatori con i quali ha lavorato fu da lui guidata anche in collaborazioni con eccellenti centri di ricerca francesi e balcanici.Molti suoi allievi sono divenuti docenti universitari. È stato uno storico rinomato e indefesso, direttore delle Edizioni di Storia e Letteratura, ma anche un maestro, un eccellente animatore di cultura e di attività scientifica, del cui esempio si sente oggi la mancanza. Numerosissime sono le sue opere storiche, e molti i volumi a lui dedicati dopo la sua morte dagli allievi e collaboratori. Durante l’incontro verrà approfonidto il volume “Gabriele De Rosa tra Vicenza, Veneto ed Europa orientale. Ricordando alcuni itinerari di ricerca”, a cura di Filiberto Agostini.