Misericordia e giustizia
7 Marzo 2016
Uno degli aspetti “difficili”, per così dire, della misericordia, potrebbe riguardare la sua attuazione di fronte al negativo, cioè al male che incontriamo nella nostra vita. Quando si tratta di esercitare la misericordia nel positivo, nel compiere le opere di misericordia, tanto per capirci, non sembrano esserci problemi, anzi: è apprezzato da chiunque il chinarsi sull’ammalato, sull’affamato e, anche se con qualche perplessità da parte di qualcuno, sul carcerato per circondarli di attenzioni e di cure.Ma quando ci troviamo davanti al male compiuto sulla nostra persona o, peggio, su quella dei nostri cari, magari minori o indifesi, che cosa significa “usare misericordia”? Non sarebbe il caso invece di metterla da parte e chiamare in causa la giustizia e basta?I casi sono innumerevoli e vanno dalle situazioni che ciascuno prima o poi incontra nella sua vita – pensiamo a disonestà tra fratelli o parenti su questioni di soldi o eredità o problemi di mancanza di rispetto delle regole comuni tra vicini e così via – a situazioni leggibili e affrontabili a livello politico o internazionale. Pensiamo ad esempio all’accoglienza dei migranti, alla distinzione evocata da alcuni stati tra rifugiati e migranti economici: bisognerebbe essere “misericordiosi” accogliendo comunque tutti o “giusti” accogliendo soltanto alcuni e respingendo altri? Bruciante si presenta poi il conflitto sotterraneo attuale tra misericordia e giustizia nei confronti della determinazione delle pene di chi ha commesso gravi reati.Su questo nervo scoperto della nostra cultura – e anche del nostro immaginario religioso – punterà la sua attenzione l’annuale conferenza che, in occasione dei Patroni di Gorizia i Santi Ilario e Taziano, viene proposta alla città nei giorni prossimi alla festa. Quest’anno l’appuntamento è per domenica 13 marzo nel pomeriggio all’Auditorium Fogar, in Corso Verdi 4 a Gorizia.Ci aiuterà nella riflessione il prof. Luciano Eusebi di Milano, docente in diverse università, dalla Cattolica di Milano alla Lateranense di Roma. Penalista, in realtà metterà a disposizione le sue profonde conoscenze bibliche e teologiche per far incontrare, in maniera feconda e interessantissima, misericordia e giustizia. Sarà un omaggio anche all’anno giubilare dedicato da papa Francesco alla misericordia, in quanto ci interrogheremo su che cosa significhi “misericordia” nel pensiero contemporaneo e prima ancora nella tradizione biblica più genuina. Questo contributo potrà anche sostenere l’immagine di papa Francesco; molti sembrano pensare infatti che, se parliamo troppo di misericordia come fa il papa, rischiamo di calpestare la giustizia, creando instabilità e disordine sociale. Ma è proprio così?Il prof. Eusebi nei suoi scritti ha approfondito temi attinenti alla teoria della pena e alla riforma del sistema sanzionatorio penale, a problematiche di rilievo biogiuridico nonché al rapporto fra problematica penalistica e teologia. È stato membro di Commissioni ministeriali, del Comitato Nazionale per la Bioetica, di Commissioni paritetica fra Santa Sede, CEI e Italia. È anche presidente del Centro Studi Paolo VI “Mai più la guerra” di Brescia.L’appuntamento allora è per il 13 marzo alle ore 17.00 all’Auditorium “Fogar” di Gorizia.
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