“Non esistono vittorie sulla terra se non per illusione sacrilega”

L’Associazione Amici di Castelnuovo, ha inaugurato nelle scorse settimane il “Giardino della Memoria” alla presenza delle massime autorità ecclesiastiche, militari, civili, pubbliche e dei comandanti di 20 sezioni della Divisione Iulia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Dopo la Santa Messa, celebrataMons. Gaetano Bonicelli, Vescovo emerito di Siena, è stata scoperta la scultura dell’artista Franco Maschio accompagnata dal volo di 50 colombe bianche. Per la realizzazione dell’opera, l’artista si è ispirato al discorso che il poeta Giuseppe Ungaretti scrisse nel 1966, cinquant’anni dopo la pubblicazione del Porto Sepolto: “il nome di Gorizia, non era il nome di una vittoria, non esistono vittorie sulla terra se non per illusione sacrilega, ma il nome di una comune sofferenza, la nostra e quella di chi ci stava di fronte e che dicevamo il nemico, ma che noi, pur facendo senza viltà il nostro dovere, chiamavamo nel nostro cuore fratello”.L’opera si compone di due piramidi che simboleggiano l’unione fra la terra ed il cielo, e sulla sommità delle piramidi l’artista ha collocato un volo di colombe bianche e colombe colorate dei colori dell’arcobaleno, simbolo di pace ritrovata tra Dio e gli uomini. I lati dei 4 triangoli che compongono le facciate della piramide, sono state realizzati con due binari delle tradotte italiane e due binari delle tradotte austriache, che si congiungono entrambi nel vertice. Nella piramide più piccola realizzata dal “maestro della forgia ” Franco Demarchi, volontario dell’associazione, sono stati collocati i reperti bellici ritrovati nelle vigne e nell’oliveto in questi ultimi anni ed appartenuti ai soldati italiani ed austriaci.Il giardino ed il suo monumento sono delineati da un camminamento a forma di “8 “che vuole simboleggiare “l’infinito”, cioè’ la volontà’ dell’artista di lasciare per l’eternità, attraverso il suo monumento , l’invito alla eterna pace tra i popoli. L’urna piramidale, contenente i reperti può essere, di volta in volta, implementata degli oggetti bellici che i cittadini della zona vorranno riporre.L’opera ha un aspetto vivace poiché gli oggetti-reperto sono stati colorati affinché possano assomigliare a tanti petali di fiori e nascondere l’usura del tempo e l’incuria degli uomini.