InVisible Cities: esempi di multimedialità urbana

Ritorna a Gorizia “InVisible Cities”, trasformando la città sino al 29 maggio nella capitale della multimedialità urbana. Saranno ben 48 gli eventi tra installazioni, workshop, mostre, performance di teatro e danza, presentazioni di libri, tavole rotonde, visite guidate e incontri con gli artisti, che accenderanno le luci sulla “città invisibile”, da riscoprire attraverso nuove prospettiveDa Piazza Vittoria al valico di San Gabriele, da via Santa Chiara ai giardini pubblici, dal mercato coperto alla Galleria Bombi: una nuova e inedita luce si accende su angoli di città più o meno noti, più o meno vissuti, restituendoli alla cittadinanza con forza e vitalità rinnovate.Artisti provenienti da tutta Europa porteranno progetti attraverso i quali valorizzare il patrimonio materiale e immateriale della città: palazzi, piazze e mercati diventeranno la tela visibile per interventi multimediali che offrono nuovi sguardi, idee, punti di vista. Tante le installazioni già in corso con “Aspettando il Festival”, che quest’anno si soffermano in particolare sul centenario dallo scoppio della I Guerra Mondiale e sul nostro territorio, segnato da quegli eventi. Dal 24 maggio si entrerà nella fase culminante di InVisible Cities con la settimana in cui saranno concentrati la maggior parte degli eventi – che ricorderanno anche il terremoto che 40 ani fa colpì la nostra regione -; tra i tanti momenti di incontro, il seminario “Narrare, difendere, ricostruire territori.Appunti per/da un dopo-catastrofe” a cura di Alessandra Marin del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, e la tavola rotonda “RiCostruire insieme. Campo Scuola San Marco 1976: un esempio di comunità educante”, legato all’installazione multimediale realizzata per l’occasione da Eva Sajovic e Chiara Perini e “Per sopravvivenza: l’esperienza collettiva di autogestione nel Friuli del dopo-sisma”, a cura di Ass. Hommelette & Margherita Pevere.Lungo tutto l’arco della settimana dal 24 al 29 maggio ci saranno inoltre mostre come “VisibleUnfinished Work”, un’esposizione work in progress all’interno degli spazi di Studio Faganel, a cura di Sara Occhipinti e Marco Faganel: un’esposizione quotidiana, progressiva e mutabile dei progetti proposti dagli artisti durante il loro periodo di permanenza a Gorizia, a cui sono abbinati appuntamenti giornalieri dedicati al confronto tra il pubblico, gli artisti in residenza e gli organizzatori. La lista completa degli appuntamenti sul sito www.invisiblecities.eu.