Allarme aviaria in valle Artalina

Le cronache di questo inizio d’anno riportano che si è verificato un caso sospetto di aviaria nella zona di Grado, nella valle Artalina. Si tratta del secondo caso dell’influenza che sta colpendo da diverso tempo soprattutto nel Nord Europa. Per tale motivo si allarga la lista dei Comuni che – su indicazione della Direzione della struttura complessa di sanità pubblica veterinaria dell’Aas 2 Bassa friulana-Isontina – hanno emesso un’ordinanza. In essa si invitano le aziende avicole commerciali e rurali ad adottate le misure atte a evitare i contatti tra i volatili domestici e quelli selvatici. Oltre ai Comuni di Fiumicello, Aquileia, Grado, San Canzian d’Isonzo e Staranzano, c’è anche Cervignano, cui seguirà Terzo d’Aquileia. Oltre alle citate misure, vale la pena sottolineare che  l’aviaria non è una malattia contagiosa per l’uomo. Con l’ordinanza i polli degli allevamenti, ma anche tutti i volatili in cattività, per evitare il contagio, devono essere trasferiti all’interno delle aziende, evitando che gli stessi possano accedere all’aperto. Non solo, ma il loro abbeveraggio e la loro alimentazione deve avvenire in un ambiente chiuso. L’acqua non deve provenire da serbatoi che potrebbero essere di accesso per le specie selvatiche. I serbatoi di acqua all’aperto devono, inoltre, essere protetti, per evitare che gli uccelli acquatici selvatici possano accedervi. Va appuntato che, nel frattempo, i servizi veterinari stanno controllando i vari allevamenti delle zone interessate. Bene hanno fatto i Comuni, che si sono attivati con le ordinanze, dimostrando che è stata avviata un’opportuna collaborazione seguendo le indicazioni dell’azienda sanitaria competente per territorio. Giustificata, quindi, l’allerta che è stata avviata, con gli opportuni metodi e canali, all’inizio dell’anno anche a Cervignano.