Ater: 495 famiglie in attesa di risposta
20 Marzo 2017
Situazione difficile per 495 famiglie goriziane, in attesa di sapere se la loro richiesta per un alloggio Ater sia idonea oppure no. “La presentazione delle domande è scaduta nel maggio 2016 – ha spiegato l’assessore al Welfare del Comune di Gorizia, Silvana Romano -; il rallentamento nelle risposte è dovuto principalmente al fatto che la commissione – dopo le dimissioni in gennaio di Cristiana Morsolin – conta un membro in meno; il Consiglio delle Autonomie Locali ha già nominato un sostituto, ma manca ancora la delibera da parte della Giunta regionale, quindi di fatto la commissione non si riunisce. Con un membro in meno la commissione rischia di subire continui rallentamenti, per il non raggiungimento del numero legale”.Tra le 495 domande, circa 200 sono in attesa dal precedente bando Ater, datato 2010. “Dopo un ulteriore rinvio avvenuto negli scorsi giorni, ritengo che da parte della Regione manchi attenzione verso il Comune di Gorizia – ha aggiunto Romano -, attenzione che in questo momento è ai livelli minimi dell’educazione”.In città al momento sono presenti 1392 alloggi Ater, più 60 nella zona di Campagnuzza che saranno pronti entro l’estate; dal totale, 37 sono in fase di assegnazione, 29 sono sottoposti a manutenzione ordinaria e 33 a manutenzione straordinaria.”Ogni giorno arrivano da noi persone a chiedere informazioni sull’assegnazione dell’alloggio – ha concluso l’assessore Romano -, alcuni portano con sé situazioni difficili, proprio negli scorsi giorni è passata una famiglia, con due minori e già risultata idonea e in graduatoria, che si trova con uno sfratto esecutivo. Quelli che presentano richiesta sono per lo più persone che hanno perso il lavoro e si trovano con la casa all’asta e questi casi sono sempre crescenti, nelle ultime commissioni rasentiamo le 6 domande su 10 che rientrano in questa casistica. Speriamo di poter dare loro al più presto delle risposte, che purtroppo, a causa di questa situazione, arriveranno comunque sempre troppo tardi”.
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