Cristicchi fa rivivere l’utopia di David Lazzaretti

Dopo il grande successo ottenuto due anni fa con lo spettacolo “Magazzino 18” Simone Cristicchi è ritornato sul palco del Teatro Comunale di Monfalcone con una nuova storia da raccontare. Il protagonista dello spettacolo “Il secondo figlio di Dio: vita, morte e miracoli di David Lazzaretti” fa già intendere che lo scenario è cambiato, rispetto all’Esodo dall’Istria e dalla Dalmazia dello scorso debutto, e si concentra sulla fede cristiana. Il protagonista di questa nuova vicenda è David Lazzaretti che nel luglio del 1878 in cima ad una montagna , davanti ad una folla adorante di quattro mila persone, si proclama essere la reincarnazione di Gesù Cristo, conosciuto non ha caso come il “Cristo dell’Amiata”. Si racconta l’avventura di un mistico, l’utopia di un visionario di fine Ottocento, capace di unire comunità, religione e giustizia sociale. All’indomani dell’unità d’Italia ad Arcidosso, piccolo borgo toscano, David Lazzaretti, dopo essere stato barrocciaio, frequentatore di bettole, marito e padre di cinque figli e soldato che combatté a Castelfidardo, aveva avuto delle visioni. Invano aveva cercato ripetutamente di avvisare il Papa sul contenuto profetico delle sue visioni, il quale lo ha indotto infine a ritirarsi in una grotta Sabina e a condurre la vita da eremita. Successivamente Lazzaretti è tornato nel suo paese e ha fondato la “Società delle Famiglie Cristiane”, una società più giusta, fondata sull’istruzione, la solidarietà e l’uguaglianza, ispirata alle primitive comunità cristiane. La fondazione di una comunità di poveri lavoratori, minatori e contadini, che prevedeva la condivisione paritaria delle risorse e la partecipazione egalitaria delle donne era impensabile per l’Italia di fine Ottocento. Lazzaretti fu infatti all’inizio tollerato e appoggiato dalla Chiesa, finché il suo movimento sembrò opporsi al regime laico del regno e oltrepassare il limite nel momento in cui si pose come novello Redentore. A questo punto per Lazzaretti non c’era più via di fuga e venne ammazzato a fucilate.Tra canzoni inedite e recitazione, Cristicchi ricostruisce la parabola della vita di Lazzaretti da  barrocciaio a profeta.  “La divinità non è forse un’umanità all’ennesima potenza?” è il quesito che ripetutamente Cristicchi a posto al pubblico. Ognuno di noi, secondo Lazzaretti, ha infatti dentro di sé una piccola fiammella che è Dio e che alimenta la nostra vita. E’ proprio questo piccolo fuoco dunque che illumina l’uomo e lo induce a costruire una società secondo cui tutti gli esseri umani sono uguali e in cui sono presenti regole di equità e giustizia.