Cinquant’anni fa a Montesanto

L’album dei ricordi  -in occasione dell’appuntamento interdiocesano a Montesanto- ci ripropone una immagine che raccoglie un avvenimento avvenuto cinquanta anni fa e ricorda insieme a tante persone, anche un appuntamento particolarmente sentito dalla chiesa goriziana. La data dell’incontro risale al     febbraio 1967: da alcuni giorni l’arcivescovo monsignor Andrea Pangrazio, divenuto segretario generale della Conferenza episcopale italiana dall’agosto 1966, aveva comunicato la rinuncia alla guida della diocesi goriziana e, libero da questo legame giuridico, l’intenzione di celebrare la Messa al santuario di Montesanto. Con lui – come si vede dalla foto – convengono in una giornata feriale un bel gruppo di sacerdoti, sloveni ed italiani, che concelebrano la Messa sull’altare maggiore del santuario mariano.Monsignor Pangrazio, nell’occasione ha evidenziato il significato di questo omaggio e di questo incontro nel santuario “goriziano” -dove durante il suo incarico non aveva mai celebrato- come un atto di fraternità e un segno di devozione alla Vergine Madre di Dio e dei popoli. All’omelia aveva sottolineato questi pensieri con l’augurio che Montesanto- Stara Gora potesse ridiventare la casa visitata dalle genti appunto del Goriziano. A conclusione del rito, dopo alcune parole del cancelliere, ha preso la parola con l’autorevolezza che abbiamo conosciuto, monsignor Giuseppe Trevisan che, prima in italiano ed poi in sloveno, ha rivolto il saluto all’arcivescovo ed evidenziato la specialità della diocesi goriziana, in attesa della nomina del nuovo arcivescovo.La immagine che pubblichiamo evidenzia la presenza di numerosi sacerdoti italiani e sloveni, dei professori del seminario, dei sacerdoti della curia e anche di alcuni decani della diocesi, fra i quali monsignor Pietro Cocolin, decano di Monfalcone da alcuni mesi dopo il servizio ad Aquileia.La sua nomina ad arcivescovo era probabilmente già arrivata; la comunicazione ufficiale avrà luogo nel mese di giugno 1967.Insieme con i sacerdoti, sono presenti al santuario anche alcuni giovani sacerdoti e i teologi del servizio liturgico. La foto è di Dino Altran.Proviamo a ricostruire, incominciando da sinistra, i nominativi dei presenti.Sono riconoscibili: (prima fila) al centro mons. Pangrazio, alla sua sinistra mons. Giovanni Diodato; (seconda fila) don Antonio Princic, (?), don Ippolito Pellis, (?), don Igino Pasquali, don Giuseppe Baldas, don Pietro Sambo, (?), mons. Giusto Soranzo; don (?), don Maffeo Zambonardi, don Nino Lupieri, don Cesare Scolobig, don Giovanni Bearzot, mons. Giuseppe Trevisan, don Ruggero Dipiazza, don Casimiro Humar, don Angelo Bona e il signor Giuseppe Petarin; (terza fila) don Attilio Della Mora, Renzo Boscarol, don Umberto Bottacin, Diego Bertogna, Riccardo Perco, Luigi Fontanot, Italo Fabbro, don Silvano Piani, mons. Ettore Fabbro, don Bartolomeo Bertotti, mons. Pietro Cocolin, don Guido Maghet, don Biasio, don Pino Deluisa, mons. Francesco Mo¤nick¸ don Marc, Piepaolo Soranzo; (ultima fila) don (?), don Albino Bilibio, don Luciano Vidoz, don Antonio Bressan e don Oscar Sim¤i¤.