I volontari della Misericordia nuovamente attivi sull’isola di Lampedusa

Sono rientrati la scorsa settimana i due volontari della Misericordia di Cormons che per una settimana hanno prestato servizio presso la Misericordia di Lampedusa. I due confratelli hanno supportato, per l’intero periodo, i volontari della locale Misericordia impegnati quotidianamente nell’assistenza agli sbarchi di immigrati provenienti dalle coste libiche. A distanza di due anni si è ripetuta l’esperienza dei volontari di Cormons che sono stati presenti in questa occasione – grazie all’esperienza acquisita in precedenza – con maggior professionalità per la presenza di un infermiere e un soccorritore abilitato Blsd.La settimana in cui hanno operato è stata quella della chiusura agli sbarchi di tutti i porti della Sicilia, a causa dello svolgimento del G7 di Taormina, che ha provocato arrivi di centinaia di immigrati presso le strutture di accoglienza dell’isola. Si sono susseguiti moltissimi sbarchi, anche durante la notte. Le scene purtroppo non sono cambiate: famiglie con bimbi in tenera età, donne incinte dopo aver subito violenze dai loro carcerieri, uomini colpiti da proiettili mentre tentavano la fuga dai centri libici di detenzione, uomini affetti da malattie devastanti che in una semplice struttura sanitaria sarebbero state curate in poco tempo e senza problemi. Molti immigrati con gravi patologie poi venivano portati direttamente al pronto soccorso e da lì spesso all’eliporto per essere trasportati con urgenza in ospedali specializzati della Sicilia. Qualcuno purtroppo, si sapeva nei giorni successivi, che non c’è l’aveva fatta.Dalle motovedette della Guardia Costiera che arrivavano stracariche e attraccavano nel piccolo porto di Lampedusa, sbarcavano persone al limite delle proprie forze, scalzi, con vestiti inzuppati di acqua, ancora tremanti per il freddo sopportato in mare. L’unico segnale che ci trasmettevano tutti, con i loro sguardi, con i loro gesti, a volte con poche parole in francese o inglese, era la loro felicità per avere raggiunto le nostre coste alla ricerca della salvezza da guerre, soprusi e carestie.I due volontari si sono dedicati anche alle attività che la Misericordia di Lampedusa svolge ogni giorno a favore della popolazione dell’isola: trasporti di persone dalla propria abitazione al poliambulatorio e al pronto soccorso per visite, terapie e medicazioni. Hanno trasportato persone allettate che, per qualche ora, desideravano rivedere i luoghi dove avevano trascorso gran parte della loro vita, per poter riallacciare rapporti con amici e conoscenti che non vedono da tempo: era spesso il caso di vecchi pescatori che desideravano ritornare – anche solo per qualche ora – al porto. Inoltre hanno effettuato un corso per i volontari lampedusani sull’uso del defibrillatore semiautomatico.