120 tra bambini e animatori all’Estate insieme di Mossa

Per l’estate Insieme, chiamato anche Grest che significa, letteralmente, “GRuppo ESTivo” anche a Mossa si è arrivati al giro di boa della seconda settimana, la conclusione sarà venerdì 28 luglio con un ricordo particolare agli inizi, ormai venticinque anni fa ad opera dell’impegno del parroco di allora, don Mauro Belletti. Ci sarebbero da fare delle considerazioni sulla generosa disponibilità dei giovani animatori, quest’anno una decina in meno, a motivo della matura, ma comunque ben trenta, a servizio di novanta bambini e ragazzi. Certo al centro ci sono i bambini, ma l’esperienza è altrettanto fondamentale per gli educatori adolescenti, che si educano educando. Alcuni di loro per scelte familiari del passano privi del cammino di fede, e di riferimento con la parrocchia, hanno trovato una preziosa occasione di confronto sul senso della vita e sul valore del servizio, sull’esserci in qualche modo nella comunità, sul fare della propria vita, del proprio tempo, normalmente per tre settimane, un’ottantina di ore, un vero e proprio dono. L’estate insieme offre per tre settimane l’opportunità di ritrovarsi, giocare, ballare, danzare, ridere, pregare, cantare mangiare… condividendo un’esperienza significativa di vita e amicizia insieme a Gesù, con riferimento costante al Vangelo. Tutto questo però non sarebbe possibile se non ci fossero gli animatori! Ben si conosce oggi la difficoltà per la comunità parrocchiale di rapportarsi con il mondo giovanile, forse bisogna offrire occasioni di servizio ai giovani nelle comunità, inventarsi nuovi linguaggi e creare occasioni “sulla soglia” per relazionarsi con loro. Essi sono infatti portatori di una grande carica umana, di un desiderio di fare e di essere e anche di una passione nel donarsi con gratuità; Sarebbe una grande occasione perduta restringere gli spazi educativi, dell’evangelizzazione e della pastorale ai recinti sacri le cui soglie ormai tanti trovano difficoltà a oltrepassare.  Da queste righe un grazie particolare a fra Luigi Bertié, instancabile coordinatore dell’evento.