Le non verità del caso Regeni
25 Agosto 2017
Mi piacerebbe essere smentito, da subito, dai fatti. Ma ci rendiamo tutti conto che non sarà così.Possiamo avvicinarci ad immaginare quanto accaduto grazie (soprattutto) alle ricostruzioni ed indagini giornalistiche ed al lavoro che la Magistratura italiana sta portando avanti nonostante i depistaggi egiziani. Il giovane ricercatore friulano è rimasto vittima una prima volta della violenza di un sistema autoritario che, ritenendolo coinvolto in improbabili missioni di spionaggio per conto di Paesi esteri e di sostegno all’opposizione interna al premier Al-Sisi, non ha esitato a rapirlo, a torturarlo e ad ucciderlo. Sapendo di poter contare su una completa impunità. La sua Via Crucis, però, era iniziata ben prima: quando qualcuno aveva deciso che Giulio avrebbe dovuto trovarsi proprio nel posto (per lui) sbagliato al momento (per lui) sbagliato. Senza dargli le chiavi per muoversi in una realtà così complessa ed approfittando in quella passione per la Verità che in lui si traduceva nella voglia di comprendere quanto studiato sui libri uscendo dalle aule, verificando sul posto, incontrando le persone.Da quei tragici giorni dell’inverno 2016, però, Giulio continua ad essere vittima dell’ipocrisia di chi non ha il coraggio (o il potere) di ammettere pubblicamente che l’Italia non ha alcun interesse a congelare o anche solo ridurre i propri rapporti con l’Egitto. Paese a cui continuiamo a vendere armi e con cui le nostre aziende intrattengono ottimi rapporti nel campo energetico; Paese di cui abbiamo assolutamente bisogno nell’intricato e frammentato quadro nordafricano in chiave di controllo dell’immigrazione e di opposizione al terrorismo internazionale. Ora, dopo 16 mesi, un ambasciatore italiano ritornerà al Cairo: decisione alla fine politicamente inevitabile e che speriamo (senza troppe illusioni) possa, almeno, effettivamente favorire le indagini e la collaborazione fra gli inquirenti dei due Paesi. Non abbiamo bisogno di verità preconfezionate ad usum Delphini.Giulio non merita questo ennesimo spregio.
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