Gorizia si prepara a celebrare i 70 anni del ritorno all’Italia

“Ci sono date che non vanno dimenticate, non solo perché hanno segnato indelebilmente la nostra storia, ma anche perché hanno visto muovere migliaia di persone in manifestazioni di piazza, hanno visto morti e dispersi, sofferenze”. Con queste parole il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha introdotto la presentazione delle manifestazioni che si svolgeranno nei prossimi giorni in città per ricordare il momento in cui, 70 anni fa, Gorizia venne finalmente restituita all’Italia dopo due anni trascorsi sotto il Governo Militare Alleato.Ad aprire le commemorazioni, il concerto “Tricolore e Stelle e Strisce”, in programma venerdì 8 settembre alle 20.30 al Teatro Verdi. L’appuntamento, che avrà ingresso libero, vedrà esibirsi sul palco del Teatro comunale l’Orchestra civica di Fiati “Città di Gorizia” – diretta dal maestro Giorgio Magnarin -, proponendo un programma in linea con lo stile del periodo, contrassegnato dallo swing e dal jazz. La serata si aprirà con l’Inno di Mameli, per proseguire con brani che richiamano Gershwin, Benny Goodman, Glenn Miller e Frank Sinatra. A chiudere il concerto, un brano che si discosta da tutti gli altri: “Va pensiero”, tratto dal Nabucco di Verdi. “Abbiamo scelto questo brano – ha illustrato Magnarin – per ricordare un episodio accaduto il 13 settembre 1946 quando, durante un concerto organizzato a Gorizia dall’Associazione Giovanile Italiana, al passaggio “oh mia patria sì bella e perduta”, il pubblico in sala gridò forte “no!”, rifiutando di credere che un rientro in Italia, fosse ormai perso”.Le celebrazioni continueranno con l’apertura, venerdì 15 settembre, della mostra “Patria incerta” promossa dall’Associazione Culturale Isonzo – Gruppo di Ricerca storica. L’esposizione, ospitata presso la Sala Tullio Crali, proporrà una ricca raccolta fotografica, realizzata con foto originali scattate dai soldati statunitensi che, negli anni del controllo alleato, hanno operato in città. “Le fotografie ci sono staate donate da alcuni reduci – ha raccontato l’ingegner Bruno Pascoli, presidente dell’Associazione – che verranno qui a Gorizia durante le manifestazioni, portando con sé anche le proprie famiglie, per far conoscere la città a figli e nipoti. Sono persone che hanno vissuto qui per due anni e conservano ottime memorie del territorio”.Il 16 settembre, giornata conclusiva delle manifestazioni, la mattinata si aprirà alle 10 con la deposizione presso la Camera di Commercio di Gorizia di una corona sulla targa commemorativa, proseguendo alle 10.30 con lo sfilamento di mezzi e rievocatori in uniforme storica da via Crispi, via De Gasperi, via Sauro, via XXIV Maggio e Corso Italia, per giungere al Parco della Rimembranza, dove saranno presenti anche le Associazioni Combattentistiche e d’Arma – coordinate dall’Associazione del Fante “Monte San Michele” – e la “Banda Musicale divisione Mantova”, che eseguirà alcuni brani. Alle 11.30 l’alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento centrale e al Lapidario. Alle 12.30 il Sindaco e le autorità accoglieranno presso il Comune i reduci dell’88 divisione USA, con lo scambio di saluti e la consegna di diplomi commemorativi. Alle 16 gli stessi reduci prenderanno parte a una visita guidata alla mostra “Patria incerta”.