Il mosaico longobardo trasloca nell’Antiquarium

Una buona notizia per gli appassionati e gli storici della città di Cervignano e di tutta la regione. Il mosaico, di epoca longobarda, attualmente situato in piazza Marconi, nei pressi dell’autostazione, sarà spostato all’interno dell’Antiquarium San Michele Arcangelo, il nuovo spazio museale cittadino. Si vuole realizzare una copertura collegata alla chiesa di San Michele per proteggere il mosaico, evitando gli evidenti problemi che la lastra di vetro ha causato in questi ultimi anni, come la crescita di vegetazione ed erbacce, man anche di muschi. Per non parlare dell’umidità, che spesso ha causato problemi di visibilità. Inoltre, non è possibile provvedere alla sua pulizia. In futuro il mosaico sarà collegato, con un’apposita copertura, alla cripta sotterranea ed entrerà a far parte dell’importante circuito turistico della città di Aquileia. L’intento è quello di offrire ai turisti un’ottima opportunità per visitare anche Cervignano. Non è un mistero che la città punti sulla cultura e sul turismo per valorizzare le tante ricchezze del suo territorio spesso ai più ancora purtroppo sconosciute. L’obiettivo futuro è più ambizioso, ovvero quello di dare vita a una regia unica, che abbia il compito di pianificare e organizzare vari eventi che possano coinvolgere Cervignano, Palmanova, Aquileia e Grado. Con ciò si punta a garantire una quota del flusso turistico del centro balneare verso Cervignano per visitare il nuovo Antiquarium, inaugurato cinque mesi fa. La sua recente inaugurazione ha dato il via a una proposta turistica. Con l’inglobamento del mosaico nella struttura – che sarà dimensioni maggiori – si permetterà una sua migliore fruizione da parte dei visitatori, permettendo anche una giusta valorizzazione. Il passo successivo sarà di rendere visitabile e accessibile al pubblico la cripta della chiesa. Ricordiamo che l’amministrazione comunale ha realizzato l’Antiquarium negli spazi messi a disposizione dalla locale parrocchia. Diversi sono stati i visitatori – anche stranieri – attratti anche dalla possibilità di visitarlo il lunedì, giornata che, solitamente, in tutto il Friuli Venezia Giulia, vede chiusi i principali musei e mostre.