Città “visibile” a ciechi ed ipovedenti
24 Novembre 2017
Visitare un sito museale a Gorizia sarà oggi più semplice per ciechi e ipovedenti. Sulla scia di quanto accade già in altre città d’Italia, anche la nostra diventa più fruibile per questa parte dell’utenza grazie al progetto “Gorizia contatto”. Nato per iniziativa delle Sezioni di Gorizia di Italia Nostra Onlus e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il programma vede la collaborazione del Comune e della Fondazione Carigo, dell’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste, del Museo Tattile “Omero” di Ancona, dell’Istituto dei Ciechi “Cavazza” di Bologna, delle Università di Trieste e Udine, dell’Erpac, dei Musei provinciali di Gorizia, del settore tecnologico dell’ISIS “Galilei” di Gorizia, della parrocchia di Sant’Ignazio, dell’Associazione “Amici di Israele” e della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg. Molte realtà unite in sinergia per dare vita a un programma che coinvolge – al momento – ben cinque siti storici e museali, ognuno con un particolare intervento migliorativo indirizzato all’utenza cieca e ipovedente.Il primo degli interventi ha visto coinvolto Palazzo Coronini Cronberg con la riproduzione, per mezzo delle nuove stampanti 3D, delle due “Teste di carattere” di Messerschmidt, andando così a realizzare un percorso tattile alla scoperta di queste due particolarissime opere. Ulteriori interventi sono stati realizzati al castello, con una mappa tattile, arricchita da una tabella esplicativa in Braille; una seconda mappa (da realizzare) vedrà la spiegazione della distribuzione dei vari spazi del castello.Coinvolta nel progetto “Gorizia contatto” anche la Sinagoga, con il restauro di un modello in legno della stessa – già presente all’interno dell’edificio – e delle dispense esplicative in Braille, anche queste già presenti ma bisognose di una sistemazione. Nella chiesa di Sant’Ignazio è stata posta una mappa tattile con tabella esplicativa in caratteri Braille, mentre a Palazzo Attems Petzenstein, sede della pinacoteca, è stata realizzata la riproduzione – sempre grazie alle stampanti 3D – della parte centrale della facciata.”In Friuli Venezia Giulia siamo i primi a proporre un percorso integrato di questo tipo – ha spiegato Maddalena Malni Pascoletti, presidente della Sezione di Gorizia di Italia Nostra – e il desiderio è quello di ampliarlo ancora, coinvolgendo il Duomo, l’interno della pinacoteca, perché no il Giardino Viatori…”.Oltre all’ampiamento delle sedi museali coinvolte, “Gorizia contatto” nel prossimo futuro si doterà anche di un’app per smartphones e tablets, che fornirà maggiori informazioni e dettagli sugli itinerari proposti dal progetto.
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