L’Arma ha celebrato la Virgo Fidelis

L’Arma dei Carabinieri ha ricordato solennemente la sua patrona con una celebrazione eucaristica nella chiesa di Sant’Ignazio a Gorizia il 21 novembre scorso, festa liturgica della presentazione di Maria al tempio, giornata in cui i Carabinieri celebrano Maria con l’appellativo di Virgo Fidelis, festività sollecitata dallo stesso motto araldico dell’Arma “Nei secoli fedele”. Nello stesso giorno si commemora l’anniversario della battaglia di Culquaber, conclusasi settantasei anni fa nell’Africa Orientale Italiana, nella quale il 1^ Gruppo Mobilitato Carabinieri si immolò quasi totalmente durante il lungo assedio inglese, tanto che i superstiti ricevettero il tributo delle armi avversarie e il fatto divenne uno dei più significativi per valore della storia dell’Arma. La celebrazione eucaristica presieduta dal cappellano militare don Sigismondo Schiavone ha visto la partecipazione dei militari in servizio del Arma Territoriale e del XIII Reggimento CC FVG di stanza nella caserma Cascino, dei militari in congedo nelle file dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di numerosi cittadini. Prima della recita della preghiera del Carabiniere il Comandante del XII Reggimento colonnello Stefano d’Ambrosio, nel ringraziare tutti i convenuti ha ricordato come i martiri di Culquaber assieme a tutti i caduti con gli alamari rappresentano coloro che hanno saputo tener  fede al giuramento prestato fino al sacrificio estremo. Un pensiero particolare è stato rivolto anche i famigliari e agli orfani dei caduti di oggi ricordando anche la Giornata dell’Orfano in cui la popolazione viene sensibilizzata sui tanti bambini e ragazzi “figli dell’Arma” che hanno perso un genitore nell’adempimento del suo dovere e che grazie alla generosità dei colleghi in servizio e dell’Opera Nazionale preposta, possono proseguire il loro percorso di studi e di formazione personale.Una data, quella del 21 novembre, legata anche a quella particolarmente triste anche per la città di Gorizia, del 12 novembre anniversario della strage di An-Nassiryah nella quale persero la vita 2 civili e 17 militari, dei quali 12 carabinieri, ricorrenza diventata “Giornata del ricordo dei Caduti nelle missioni internazionali” commemorata il 13 novembre scorso presso la sede del XIII Reggimento in via Trieste con una Messa di suffragio celebrata dal cappellano militare don Albino d’Orlando alla presenza di autorità civili e militari.Nell’occasione sono stati ricordati i carabinieri del reparto caduti in missione di pace: il carabiniere Angelo Foccià caduto a Zvornik (Bosnia) il 3 giugno 1999, il maresciallo Daniele Ghione, il Brig. Ivan Ghitti, l’appuntato Andrea Filippa caduti a Nassirya (Iraq) il 12 novembre 2003 e l’appuntato scelto Manuele Bray, morto ad Adraskan (Afghanistan) il 25 luglio 2012.Un prezzo altissimo quello che ha pagato in termini di vite umane il XIII Reggimento, uno dei reparti d’eccellenza nel teatro militare internazionale, e l’Arma dei Carabinieri tutta, che sempre merita di essere ricordata per l’impegno e l’altissima professionalità dei suoi uomini e donne che lavorano per la sicurezza del paese.