Parola ed Eucarestia in fraternità
26 Gennaio 2018
Come leggere oggi “i segni” dei nostri tempi? Quali ragioni trovare di fronte a volti e cuori segnati da rughe indelebili o a sguardi smarriti nei deserti delle solitudini che non hanno età o razza e non sono confinati nei beni che si possiedono o non si possiedono?Come uomini del nostro oggi ognuno di noi colpito dalle immagini che vede, dalle notizie che riceve o dagli incontri che fa, è interpellato a rispondere secondo la propria coscienza, ma come cristiani ci è stato indicato l’orizzonte della Speranza che ci indica la via come la luce di un faro all’ingresso del porto. Nell’enciclica “Spe Salvi”, Papa Benedetto XVI scrive: “il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino”. E questa meta è stata non solo indicata, ma vissuta per tutti noi da Gesù Cristo che con la sua vita ci ha spalancato la porta sull’orizzonte della Speranza. Continua Papa Benedetto: “il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita. La porta oscura del tempo, del futuro è stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente; gli è stata data una vita nuova.”Così, per continuare a mantenere viva la ragione della nostra speranza, la Fraternità Francescana di Gorizia propone un ciclo di incontri per confrontarsi, ancora una volta, sui passi del Vangelo: “Ho avuto fame… e mi avete dato da mangiare” (tenuto nell’ottobre scorso); “Ero straniero… e mi avete accolto”; “Ero malato… e mi avete visitato”; “Ero in carcere… e siete venuti a trovarmi”. Voce speciale di questi incontri sono i giovani della Diocesi di Gorizia che con le loro testimonianze ci aiutano a riscoprire come il seme della “buona notizia” continui a radicare e a portare frutti di bene. Nel primo incontro del 17 ottobre scorso, Matteo Tossut ha testimoniato come il Signore gli sia stato accanto come un padre: “Dio mi ha dato ’da mangiare’ e questo ha aperto il mio cuore affinché io potessi donarlo agli altri”.Nei prossimi incontri ci confronteremo ancora con la “Parola” e le “parole” che ci aiutano ad illuminare il nostro cammino con la luce della Speranza. Il prossimo appuntamenti aperto a tutti presso la chiesa di Santa Maria Assunta (frati Cappuccini) si svolgerà martedì 30 gennaio (inizio alle 20.30) sul tema “Ero straniero… e mi avete accolto”. L’ascolto della Parola e l’Adorazione eucaristica si accompagneranno alla testimonianza di una giovane, Lucia Barbangelo.Martedì 20 febbraio sarà celebrata alle 20.30 la messa così come martedì 17 aprile e martedì 26 giugno.Martedì 6 marzo il tema sarà “Ero malato e mi avete visitato” mentre martedì 8 maggio si rifletterà su “Ero in carcere… e siete venuti a trovarmi” (con Ascolto della Parola ed adorazione eucaristica).
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