Donna, imperatrice e viaggiatrice
6 Febbraio 2018
Sarà una Sissi per certi versi inedita quella che verrà presentata all’interno della mostra “Elisabetta d’Austria: donna, imperatrice, viaggiatrice”, che aprirà i battenti il 9 marzo al Museo di Santa Chiara a Gorizia.Realizzata dal Comune e curata dal Centro Ricerche Turismo e Cultura di Gorizia, l’esposizione, che rimarrà aperta fino al 17 giugno, vuole inserire la figura dell’imperatrice nel suo contesto storico, allargando la visuale anche alle persone che l’hanno circondata e che spesso non vengono ricordate ma che esercitarono un ruolo importante nella vita della sovrana. “La mostra è stata una grande sfida – ha commentato Marina Bressan, curatrice dell’esposizione insieme a Marino De Grassi – tanto per l’argomento, quanto per la volontà di realizzarla in maniera originale. C’è una sorta di alone leggendario attorno ad Elisabetta d’Austria, con un “mito” che nasce in particolar modo l’dopo l’assassinio e soprattutto in Ungheria, dove era regina. Nella mostra si analizzeranno tutti gli aspetti dell’imperatrice, figura eccentrica, con lati positivi e negativi, percorrendo il suo itinerario di vita dalla fanciullezza, la sua sete di conoscenza, l’ingresso nella casa reale, le difficoltà ad accettarne la formalità, il suo ruolo anche politico, arrivando fino alla sua indipendenza. Vedremo inoltre una Sissi anche triste e malinconica, aspetti spesso nascosti dietro la “maschera” del culto della bellezza”.La mostra – nata da importanti collaborazioni e sinergie operative con la Fondazione Coronini, i Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste e con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, in collegamento con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – occuperà tutti e tre i piani di Santa Chiara, dove saranno esposte circa 200 opere fra cui vari oggetti relativi alle vicende dell’imperatrice.I materiali esposti provengono, oltre che dagli enti citati, dai Musei Provinciali di Gorizia, dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dal Castello di Miramare, dal Museo Tecnico Navale della Marina Militare di La Spezia, dall’Archivio di Stato di Gorizia e dall’Archivio del Comune di Trieste, dalle Biblioteche Statali di Trieste e di Gorizia, nonché da esponenti della nobiltà asburgica e da numerosi collezionisti privati.Importante la collaborazione con la Fondazione Coronini, che ha messo a disposizione per la mostra alcuni dei materiali provenienti dall’eredità del conte Oscar Cassini, ufficiale dell’Imperial Regia Marina Austriaca e zio di Olga Westphalen Fürstenberg, moglie del conte Carlo Coronini Cronberg. “Più volte il conte ebbe l’opportunità di condurre, a bordo dei due piroscafi imperiali – il Greif e il Miramar -, l’imperatrice, con la quale si instaurò un rapporto di grande stima ed amicizia – ha spiegato Cristina Bragaglia -; la collezione presenta, tra i tanti oggetti e documenti, anche un orologio da taschino decorato con le due “E” intrecciate, monogramma di Elisabetta d’Austria, che essa stessa donò al conte dopo il primo viaggio a bordo del Greif”.La mostra, ad ingresso gratuito, si avvarrà della presenza degli studenti dei percorsi di alternanza scuola – lavoro, proporrà visite guidate tenute dagli stessi curatori e, lungo i mesi di apertura, offrirà la possibilità di approfondimento con delle specifiche conferenze.
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