Aquileia: nuovi finanziamenti per il campanile
28 Febbraio 2018
Ammonta a 4.6 milioni di euro il finanziamento che il Ministero dei Beni, Attività culturali e Turismo ha deciso di assegnare in favore della Basilica di Aquileia e del suo campanile per la verifica e prevenzione del rischio sismico, la riduzione della vulnerabilità e restauri. “L’importante finanziamento deciso dal MIBACT conferma una volta di più il fortissimo, concreto impegno di Regione, Ministero e Sovrintendenza – istituzioni con le quali la Fondazione “Società per la Conservazione della Basilica” ha instaurato un rapporto serio e di ampia collaborazione – sulle cose da fare. Conferma altresì che il gioco di squadra, unito ad un’azione di governo che ha ben chiari gli obiettivi da perseguire, premia sempre” ha commentato Alberto Bergamin, direttore della Fondazione So.Co.Ba, appena venuto a conoscenza dell’assegnazione ministeriale.Il finanziamento ora verrà destinato alla Sovrintendenza e verrà indirizzato verso un piano triennale di interventi. “Da un anno circa stavamo ragionando proprio con la Sovrintendenza su alcuni lavori necessari alla stabilizzazione del campanile – ha illustrato Bergamin -. Negli anni ’90 erano state fatte le prime verifiche, dalle quali il sito venne registrato come zona sismica; negli anni successivi, sempre di concerto con la Sovrintendenza, è emerso come ci fosse il bisogno di nuove fasi d’indagine, con lo scopo di realizzare proposte concrete per la prevenzione del rischio sismico e la riduzione della vulnerabilità sismica del sito. Si andrà ora aprendo un tavolo di lavoro per definire tutte le modalità di intervento. La soddisfazione è grande, perché è una presa in carico da parte ministeriale di un bene che è Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco ed è lo stesso Stato ad esserne tutore”.Parte centrale dell’investimento derivante dal finanziamento sarà quindi il campanile, mentre per la parte riservata al restauro la Basilica sarà interessata da alcuni interventi per completare dei lavori che risalgono a una ventina d’anni fa. “Speriamo di poter avviare i lavori quanto prima – ha aggiunto il direttore – anche per restituire a tutti i frutti di questi interventi”.Attualmente il campanile non presenta cedimenti, come ci ha spiegato lo stesso Bergamin, ma sono proprio questi a voler essere evitati. Alcuni movimenti e un certo grado di inclinazione sono già presenti – come certificato dall’indagine svolta negli anni ’90 – e nei secoli c’è stato un abbassamento della struttura. Ulteriori indagini sono quindi necessarie proprio per garantire una conservazione e una restituzione a tutti – Stato compreso – di questo bene.Recentemente il sito della Basilica è stato interessato dalla riapertura dell’Aula teodoriana nord, che ha visto il recupero e la ricollocazione storica di alcuni mosaici e affreschi. “Attraverso quest’intervento il visitatore ha ora la reale percezione di come fosse questa parte della Basilica – ha illustrato il direttore -, rendendosi conto appieno della stratificazione ma anche di quali fossero i veri colori di questo luogo. I riscontri sono assolutamente positivi e ora si apre la partita per il completamento con il restauro dell’Aula intermedia. Un ulteriore lavoro riguarderà – dopo la stagione estiva – la manutenzione straordinaria del tetto della Basilica”.In questo 2018 infine, a dicembre, si celebreranno vent’anni del riconoscimento UNESCO della Basilica e dell’area archeologica di Aquileia quale Patrimonio dell’Umanità. “Di intesa con il Comune e la Fondazione Aquileia ci sarà un momento di riflessione, una conferenza – ha illustrato Alberto Bergamin – per analizzare dove siamo arrivati in questi 20 anni e per interrogarci su dove vogliamo andare”.
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