Il lavoro non è giovane
27 Aprile 2018
Le promesse miracolistiche possono portare un consenso di voti nell’immediato ma nel momento in cui devono essere tradotte in pratica dimostrano tutta la propria vacuità ed effimerità. Causando l’ennesima delusione in chi, anche in buona fede, si è fatto ammaliare dalle melodie dei pifferai magici che non mancano nemmeno al nostro tempo ed alle nostre latitudini.Con un indice di disoccupazione generale nel nostro Paese fluttuante intorno all’11 per cento, a destare maggiore preoccupazione sono due dati: la percentuale degli under 25 senza un posto di lavoro ha raggiunto il 32,8 per cento (senza tenere conto degli studenti) mentre ormai sono oltre due milioni i Neet (acronimo di Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani che rifiutano ogni forma di educazione e di inserimento sociale e di lavoro.”La disoccupazione giovanile – ha sottolineato Papa Francesco nel recente incontro romano dei giovani provenienti da tutto il mondo in preparazione al Sinodo dei vescovi di ottobre – è un peccato sociale! La società è responsabile di questo”.Ci troviamo dinanzi ad una generazione cui stiamo togliendo non solo la possibilità di costruire ma anche solo di immaginare il proprio futuro. La chiusura anche nell’Isontino di tante aziende non significa unicamente licenziamento di chi vi trovava occupazione (e già questo di per sè è un fatto drammatico!) ma fa venire meno anche un’opportunità per chi è alla ricerca di quel primo contratto non precario sotto cui apporre la propria firma.”Quando non c’è lavoro – sono ancora parole di papa Francesco – a rischiare è la dignità, perché la mancanza di lavoro non solo non ti permette di portare il pane a casa, ma non ti fa sentire degno di guadagnarti la vita! Il lavoro non è un dono gentilmente concesso a pochi raccomandati: è un diritto per tutti!”.Ai candidati che domenica risulteranno eletti in Consiglio regionale o nelle amministrazioni comunali chiediamo di dare priorità nel proprio mandato proprio all’impegno per l’occupazione giovanile. Ad averne vantaggi sarà tutta la società!
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