La portata storica della Riforma protestante
4 Maggio 2018
Venerdì 4 maggio inizierà la serie di incontri “La portata storica della Riforma protestante dopo 500 anni dal suo inizio. Messaggio, diffusione e conseguenze in Europa”. L’appuntamento è nella sala Incontro della parrocchia di San Rocco, in via Pietro Veniero 1 a Gorizia, alle 20.30. Patrocinati dalla stessa parrocchia di San Rocco e dalla Biblioteca statale Isontina, gli incontri sono coordinati dai professori Marco Menato e Michele Cassese.Organizzati in occasione del 500esimo anniversario della nascita della Riforma protestante (31 ottobre 1517), essi mirano non solo a rinsaldare la memoria di uno degli eventi più importanti della storia dell’Europa moderna, ma anche a far prendere coscienza di quanto la Riforma protestante con il suo messaggio e la sua azione abbia influito sulle sorti della cristianità occidentale, e anche sulla vita sociale e politica, oltre che religiosa, della popolazione del vecchio continente. Anche le nostre terre isontine e slovene ne sono state ampiamente toccate: vi aderirono autorevoli personaggi appartenenti alla nobiltà e al clero – si pensi solo ai nobili goriziani Della Torre, Attems, Lantieri, all’ecclesiastico Primoz Trubar – e se ne ebbe un forte influsso sui successivi cambiamenti in campo culturale e socio-economico, e non solo religioso.L’obiettivo dunque è di offrire ai partecipanti la possibilità di comprendere anche la propria storia e la propria identità, profondamente influenzata anche da quei lontani eventi. “Cinquecento anni or sono – commenta don Ruggero Dipiazza, parroco di San Rocco – è scoppiata all’interno della chiesa cattolica una ribellione chiamata poi Riforma. Era una protesta ben ragionata e dalle premesse indiscutibili per quanto riguarda la sedentarietà della Chiesa e l’autoritarismo teologico e scritturistico.Son passati, come detto, tanti anni, abbiamo preso atto che dalla Riforma è nata la divisione all’interno della Chiesa Cattolica, ma ne abbiamo sempre parlato poco convivendo in noi insieme l’imbarazzo per l’accaduto e la pretesa in certo modo di rimuoverlo. È evidente che quanto detto consente di poterne prendere le distanze perchè le letture possono essere molteplici e variegate, ma non si può negare che la nostra non conoscenza consente ancora di esprimerci per pregiudizi e per contrapposizione.Per questo la comunità di San Rocco intende collaborare con l’iniziativa promossa dalla Biblioteca statale Isontina ospitando quattro appuntamenti tendenti a farci rileggere la storia, le motivazione e i risvolti ancora oggi presenti nel mondo dei cristiani. Il tema trattato è importante in modo particolare per i cristiani delle diverse confessioni presenti in città ed impegnati a favorire il dialogo ecumenico, ma potrebbe in particolare essere interessante per gli insegnanti di storia e di religione presenti nelle scuole medie e superiori”.Venerdì, quindi, il professor Stefano Cavallotto, dell’università degli studi di Tor Vergata, interverrà sul tema: “La Riforma protestante del XVI secolo: evento religioso e politico in prospettiva storica”. Martedì 8 maggio, il professor Dietrich Korsch, dell’università di Marburg, parlerà di “Martin Lutero: l’uomo e il suo messaggio”, mentre venerdì 11 maggio il professor Silvano Cavazza, dell’università degli Studi di Trieste interverrà su “La Riforma a Gorizia tra Friuli e Slovenia”. “Cosa è cambiato nell’Europa moderna con la Riforma protestante?” sarà infine il tema dell’ultimo incontro che il professor Michele Cassese, dell’università degli Studi di Trieste, terrà martedì 15 maggio.
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