Gli allievi del “Tartini” protagonisti all’organo della “Marcelliana”

Dopo il recente restauro dell’organo al Santuario della Beata Vergine Marcelliana di Monfalcone, inaugurato il 28 maggio dello scorso anno, un concerto sostenuto dagli allievi del  prof. Matesic del “Tartini” di Trieste offrirà a tutta la città un saggio sulla bravura dei giovani organisti e sulle potenzialità del rinnovato strumento.L’organo della Marcelliana, costruito nel 1931 dalla ditta Beniamino Zanin e figli, ha conosciuto una fortunata stagione di concerti: dopo l’ampliamento  con elettrificazione di Franz Zanin del 1976, padre Emidio Papinutti lo “inaugurò” con un applaudito concerto; padre Emidio, organista in S.Pietro in Vaticano, ritornò a sedersi alla consolle della Marcelliana anche nel 1982, eseguendo tra l’altro una Messa assieme al Coro Ermes Grion diretto dal maestro Aldo Policardi. Nel frattempo a Monfalcone il Teatro Comunale aveva iniziato la sua attività: il direttore artistico Carlo De Incontrera, venuto a conoscenza dell’organo restaurato della Marcelliana, volle inserire nel cartellone del Comunale il maestro Klemens Schnorr, affidandogli ogni anno l’esecuzione di un concerto. Si tennero così memorabili esecuzioni di Schnorr alla consolle di questo strumento, molti dei quali registrati anche dalla RAI.Nell’ultimo decennio, l’organo iniziò progressivamente a manifestare gli inevitabili “segni del tempo”: così, in seguito alla felice esperienza acquisita nel restauro dell’organo del Duomo di Monfalcone, si pensò di estendere anche a quello della Marcelliana un radicale intervento conservativo sulla parte fonica (canne e somieri) e la trasformazione della consolle da elettrica in digitale. Per questo restauro furono incaricate le ditte “Andrea Zanin”, per la parte fonica e somieri, e la ditta “Francesco Zanin” per la digitalizzazione della trasmissione e della consolle.Esattamente un anno fa, domenica 28 maggio 2017, con gran partecipazione di publico si tenne il solenne rito di benedizione, cui seguì il concerto di inaugurazione sostenuto da Massimo Mauro assieme a solisti e Coro S. Ambrogio. Ad un anno dall’inaugurazione glin organizzatori pensato mantenere vivo l’interesse su questo strumento, che riunisce peculiarità della tradizionale “scuola organaria veneta” estesa a quella “tardo romantica”, facendolo conoscere ai giovani che al Conservatorio di Trieste si preparano alla loro carriera di organisti.Il Maestro Matesic ha accolto con entusiasmo l’invito della Parrocchia: nel concerto di domenica 27 maggio (inizio ore 20.30) gli allievi della classe di Organo proporranno brani che spaziano dal barocco (Bach) agli autori moderni (Bossi, Langlais), mettendo in luce le proprie capacità di interpretazione su questo organo “gioiellino”, di cui i parrocchiani sono orgogliosamente essere fieri e che confidano anche per il futuro di  ascoltare ed apprezzare durante le celebrazioni liturgiche e in occasione di altri concerti.