Portare le arti performative dentro alle città
19 Ottobre 2018
Portare le arti performative all’interno delle città, mettere in contatto artisti con altri artisti, ma anche coinvolgere in prima persona il territorio e i suoi abitanti.Questo lo spirito alla base delle “Residenze Artistiche”, ambizioso progetto finanziato a livello nazionale dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo e sostenuto a livello locale dalla Regione FVG.Ad aggiudicarsi il bando regionale sono stati il CSS Teatro Stabile di innovazione dell’FVG di Udine, La Contrada Teatro Stabile di Trieste e Artisti Associati di Gorizia.Il progetto avrà durata triennale e la prima fase delle residenze, per tutte e tre le realtà artistiche partecipanti, è già stata avviata e trasformerà – da qui a dicembre – le città in veri e propri centri di produzione artistica, coinvolgendo e ascoltando le proposte di tutti coloro che vorranno visitare le residenze.Il CSS di Udine – al suo secondo triennio nel progetto – si presenta con “Dialoghi”, 10 residenze delle arti performative che avranno come sede la suggestiva cornice di Villa Manin a Passariano. A prenderne parte saranno formazioni teatrali e di performer, sia emergenti che già affermate, italiane e internazionali, che proporranno delle start up per lo sviluppo di un nuovo percorso creativo, una tappa di un processo già in creazione o ancora un momento di verifica di un lavoro artistico già concluso.Saranno invece gli “UFO – residenze non identificate” a trasformare – per La Contrada – gli spazi dell’Università di Trieste, della Sissa, del Museo Storico e Parco del Castello di Miramare, di Trieste Contemporanea e dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste in luoghi d’arte, in modo da unire la città con le azioni di residenza degli artisti. Quattro le residenze per questa prima parte, che coinvolgeranno il balletto, la musica, la videoarte e molti altri generi artistici.Con Artisti Associati non sarà solo Gorizia – con gli spazi del Teatro Verdi, Kulturni dom e Kulturni Center Lojze Bratuž – a beneficiare delle Residenze artistiche, ma anche Cormòns e Gradisca d’Isonzo, i cui teatri diventeranno sede per i cinque progetti selezionati tra gli oltre trenta presentati. “Artefici”, questo il titolo scelto per le residenze, spazierà su tre linee di indagine: l’adolescenza e la ricerca di linguaggi specifici con cui entrare in contatto con questa fascia d’età; la drammaturgia contemporanea; il territorio, con il quale interagire e svilupparne la creatività.La prima residenza artistica, “Graces”, è la naturale continuazione del NID Platform che ha coinvolto negli scorsi mesi Gorizia. Qui l’autrice e coreografa Silvia Gribaudi realizzerà il secondo step del suo lavoro ispirato all’opera delle Tre Grazie di Canova, coinvolgendo il pubblico nel corso della residenza e con la restituzione finale di uno spettacolo. Altro progetto sarà “Supernova” della compagnia “I Pesci” di Avellino, che indagherà il mondo della famiglia e dei rapporti che lo costituiscono. A prendere parte alle residenze anche “Induriti – Tracce teatrali sui maschi adolescenti”, proposto dalla Compagnia “Figli Maschi” di Bergamo e “Lungs” della Compagnia “Le Brugole&co” di Milano, pièce dell’inglese Duncan Macmillan mai rappresentata prima d’ora in Italia. “Agè. Storie Vecchie – Le favole come una volta” coinvolgerà nella residenza la locale compagnia “Fierascena” che, nell’intento di produrre un testo per i più piccoli, vedrà il coinvolgimento di attori professionisti e di nonni che si improvviseranno attori.Ogni residenza artistica sarà accompagnata da un tutor. A seguire le residenze isontine sono stati chiamati Roberto Canziani, esperto di teatro e spettacolo italiano, Giuliano Scapinato, attore, regista e drammaturgo, Serena Sinigaglia, regista e direttore artistico, e Walter Mramor, attore e regista.Tra gli eventi collaterali, un workshop dedicato alla “Generazione Z”, che coinvolgerà alcuni allievi delle scuole superiori di Gorizia.
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