Dodici mesi tra i Patrimoni mondiali dell’Umanità

Saranno i siti italiani Partimonio dell’Umanità dell’Unesco a fare bella mostra di sè tra le pagine del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2019, presentato negli scorsi giorni anche presso il Comando Provinciale di Gorizia.Ormai vero oggetto di collezione tra gli appassionati e non solo, il Calendario è un prodotto editoriale molto apprezzato  e anche quest’anno sfiora la tiratura del milione e mezzo di copie, che andranno nel più prossimo periodo ad arricchire abitazioni, sedi associazionistiche ed istituzionali, nonché molti luoghi di lavoro.”L’edizione è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità – ha illustrato il comandante provinciale dell’Arma, Alessandro Carboni – e parallelamente dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale”.Le pagine del calendario presentano una carrellata dei vari siti presenti sul territorio nazionale, ognuno corredato da una breve descrizione storica; accanto ad essi trova spazio anche una panoramica sul percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, partendo proprio – nel mese di gennaio – con il Comando Tutela Patrimonio Culturale, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura”. Sempre in gennaio troviamo le incisioni rupestri della Val Camonica, il primissimo sito italiano registrato come Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1979.Scorrendo i mesi, giugno riporta le “nostrane” area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia, proseguendo nell’anno e arrivando ad ottobre si incontrano i “Longobardi in Italia. Luoghi di potere”, che includono anche la cittadina di Cividale del Friuli e, giungendo a dicembre, le “Opere di difesa veneziane”, che comprendono la città fortificata di Palmanova.Andando ad osservare le varie specialità dell’Arma presentate tra le pagine, il mese di luglio fa incontrare anche il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”. Presente nel calendario anche una delle “new entry” all’interno dell’Arma, il Carabiniere Forestale, figura sorta nel 2017 con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato e che affonda le radici nella trentennale esperienza del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.