Impegno concreto di assistenza e solidarietà
13 Dicembre 2018
Per la prima volta nella città di Gorizia si è ritrovata domenica scorsa una rappresentanza della delegazione del Triveneto del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio per la consueta celebrazione in preparazione alle festività natalizie ed il periodico incontro formativo. Benché l’Ordine sia presente da decenni e radicato sul territorio con una delegazione organizzata in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige e conti circa centocinquanta membri ad oggi non era mai successo che la nostra città li ospitasse. L’Ordine Costantiniano, fra le più antiche rappresentanze della cavalleria cristiana è oggi governato da Carlo di Borbone delle Due Sicilie ed è una istituzione cavalleresca riconosciuta dalla Repubblica Italiana dal 1951 e protetta da secoli dalla Santa Sede che su decreto del Papa nomina il Cardinale Gran Priore, attualmente Renato Raffaele Martino, già nunzio apostolico e attualmente cardinale protodiacono. L’Ordine, che dal 2011 è anche consultore presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, si propone la propagazione della fede e la glorificazione della croce agendo in tutto il mondo con concrete opere assistenza sociale e ospedaliera alle quali i membri contribuiscono attivamente. I cavalieri le dame e gli ammittendi si sono ritrovati presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore e dopo il saluto del parroco don Stefano Goina hanno assistito alla santa messa celebrata da Mmons. Arnaldo Greco, commendatore di grazia ecclesiastico, già priore della delegazione (attualmente il priore è mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia). Fra i cavalieri erano presenti il rappresentante per la città di Gorizia Vanni Feresin, organizzatore dell’incontro, e i delegati Vicari per il Triveneto Lucio Pasqualetto e Federico Bulfone Gransinigh, oltre a vari ammittendi che stanno affrontando il cammino di ingresso all’Ordine. Dopo la celebrazione e la lettura della preghiera del cavaliere il delegato vicario Pasqualetto ha presieduto l’incontro formativo ricordando le principali opere di riforma della delegazione nel solco del servizio anche per quanto riguarda le cariche di responsabilità e coordinamento, annunciando quelli che saranno i nuovi progetti che la delegazione intende fare propri, attraverso la collaborazione con il dipartimento materno-infantile dell’unità operativa complessa di pediatria del presidio ospedaliero di Treviso: l’impegno è volto a dotare la struttura di VeinViewer Flex un visualizzatore di vene che permette di eseguire prelievi e posizionare accessi venosi in modo rapido e sicuro diminuendo ansia e dolore nei pazienti pediatrici. In questo modo, continuando anche con le altre opere di carità a livello nazionale, l’ordine prosegue sul sentiero della vicinanza operosa al prossimo nel quale ogni cavaliere vede Cristo sofferente. È inoltre in progetto l’istituzione di alcune borse di studio per consentire a studenti meritevoli delle università della delegazione di svolgere degli stages mensili presso la sede delle Nazioni Unite di New York con il tutorato del Rappresentante dell’ordine presso l’ONU. Al termine dell’incontro, prima di un momento conviviale fraterno, gli intervenuti hanno potuto visionare la mostra “Gorizia 18/18 dal Piave all’Isonzo” sull’ultimo anno del primo conflitto mondiale avendo come guida d’eccezione il curatore, Bruno Pascoli.
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