L’arte del plettro ai Concerti della sera
28 Dicembre 2018
Nella patria del mandolino, l’Italia (più precisamente il borbonico Regno di Napoli del XVII secolo), gli ensemble a plettro oggi sono circa una quarantina – ha affermato Tiziana Pauletto, speaker del complesso sanvitese, nel corso del concerto di Venerdì sera al Teatro “L. Bratuž” – mentre in altre parti del mondo (per esempio Giappone e Germania) questa tipologia strumentale conta numeri di gran lunga molto più levati. Meritorio quindi il lavoro musicale dell’Orchestra a Plettro Sanvitese, associazione musicale nata nel 1969 a S. Vito al Tagliamento e membro della Federazione Mandolinistica Italiana, diretta dal 2016 dal M° Alberto Marchioni, detentore di premi in concorsi nazionali ed internazionali di chitarra che svolge anche attività concertistica in Italia e all’estero sia in veste di solista sia in formazioni cameristiche. Il complesso, costituito nella formazione che si è esibita a Gorizia, da cinque mandolini, tre mandole, quattro chitarre e un contrabbasso, ha dato prova di saper suonare ben al di sopra di uno “spirito amatoriale che sviluppa il proprio repertorio musicale in un clima di amicizia e di gratuità” (come si legge nel depliant di auto-presentazione della formazione), dando invece prova evidente di risultati musicali che sono andati aldilà dell’ “amatoriale”, termine che sottintende a torto o a ragione una certa approssimazione, dimostrando al contrario un know-how tecnico e interpretativo di elevata consistenza e professionalità. Ne sono chiara prova gli inserimenti nel repertorio ascoltato durante il concerto dei nomi di autori quali Dmitrji Šostakovi? (Valzer n. 2), Manuel De Falla (Siete canciones populares) nel pregevole arrangiamento del direttore del complesso, Yasuo Kuwahara (The song of japanese autumn), le cui difficoltà tecniche si sono amalgamate ed espresse in suggestive e talvolta ravvisabili sonorità. E sempre nella prima parte della serata brani di Prenna, Piazzolla, Reverberi e Tarrega. La seconda parte è stata introdotta da due interventi solistici: il chiatarrista Riccardo Sist ha eseguito con grande capacità “Rossiniana n. 2 op. 120” di M. Giuliani, mentre Rymma Velika ha suonato alla balalaika due brani della tradizione russa. I circa trecento concerti dati in Italia e all’estero e l’incisione di due compact-disc sono chiara espressione del livello dell’ensemble, manifestato anche nel secondo tempo attraverso brani tra gli altri di C. Mondonico e dei due de Curtis, Ernesto e Antonio-Totò, nelle celebri “Torna a Surriento” e “Malafemmena”. Gli applausi convinti del pubblico hanno indotto il complesso e il suo direttore, con manifesta soddisfazione, a eseguire due bis di carattere natalizio: “White Christmas” e “Jingle bells”. Un festoso avvio quest’ultimo, con gli di un sereno Buon Natale, al prossimo imperdibile appuntamento della “Associazione Culturale M° Rodolfo Lipizer” rivolto al pubblico: il Concerto di “Fine Anno” in programma domenica 30 Dicembre al Teatro “G. Verdi” di Gorizia, reso possibile grazie alla concessione gratuita della sala del teatro da parte del Comune di Gorizia.
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