L’autoporto resti cervignanese

Cervignano vuole fortemente che l’interporto resti cervignanese e che il Comune continui a essere rappresentato all’interno del consiglio di amministrazione. È quanto è emerso all’indomani dell’ultimo consiglio comunale, in cui sono stati manifestati, al nuovo presidente dell’infrastruttura cervignanese, Lanfranco Sette, e al presidente dell’interporto di Trieste, Giacomo Borruso, i dubbi circa l’entrata dell’interporto triestino in quello friulano. Inoltre si chiedono certezze per uno sviluppo dell’infrastruttura. I presidenti hanno chiarito che la recente operazione di cessione all’interporto di Trieste di una parte considerevole del pacchetto azionario detenuto da Friulia nell’interporto di Cervignano dev’essere intesa come la volontà di creare le basi per una piattaforma logistica che diventi punto di riferimento per tutto il Friuli Venezia Giulia, per permettere il decollo della struttura cervignanese, che risulta situata in una posizione strategica all’interno non soltanto della regione, ma dell’intera area Nord-Est.Va ricordato che lo scorso mese di dicembre la finanziaria Friulia ha ceduto all’interporto di Trieste tutte le azioni di cui era in possesso nell’interporto di Cervignano, che sono circa l’ottanta per cento. In questo modo, l’interporto del triestino, già in possesso del 10 per cento del capitale di Cervignano, gestisce oggi un pacchetto azionario del novanta per cento.Il processo avverrà nel rispetto di un percorso che vedrà interessata anche l’amministrazione comunale di Cervignano. E ovviamente il Comune è intenzionato a ottenere garanzie per gli investimenti futuri e le prospettive legate all’occupazione. La comunità si augura che questi intendimenti possano divenire realtà, perché al momento ciò non è avvenuto, con grande danno l’intero territorio della Bassa friulana. Il Comune, inoltre, chiede che lo stesso possa essere coinvolto in future operazioni qualora debbano entrare nuovi soci. Infine, si chiede che a Cervignano si possa promuovere un incontro con l’intento di analizzare i futuri scenari che coinvolgeranno l’interportualità. Questo anche alla luce di possibili nuovi scenari internazionali.