Una lunga notte per riflettere sulla Luce che illumina l’uomo
12 Giugno 2019
Anche quest’anno la “Lunga notte delle chiese” ci ha aiutato a conoscere meglio alcune chiese cittadine che non sono frequentemente aperte. In settimana si festeggia sant’Antonio da Padova… e quale occasione migliore per presentare una figura così interessante partendo dalle due chiese a lui dedicate presenti nel territorio parrocchiale di S. Ignazio e del Duomo? Il percorso storico-artistico di venerdì 7 giugno è stato guidato dalla dott.ssa Maddalena Malni Pascoletti che, studiando la struttura delle chiese, confrontando opere, elaborando conoscenze personali, è riuscita a calare i presenti nella Gorizia dei secoli scorsi. Caratteristica anche la camminata dalla cappella Arcidiaconale di S. Antonio in via del Santo alla chiesa di S. Antonio in piazza S. Antonio, che ha permesso ai partecipanti di scambiarsi ricordi, ma anche di avere un dialogo personale con la relatrice. Si è così (ri)scoperto che un cortile era un cimitero o che l’attuale chiesa non è altro che parte di una struttura un tempo molto più grande, ma anche che molti beni sono andati distrutti o che l’attenzione di un parroco ha permesso di valorizzare una statua raffigurante la Madonna. Un tuffo nel passato dove siamo stati cullati dalle sapienti parole di Sant’Antonio, lette magistralmente da William Canciani, immersi completamente nella luce di una fede che nel passato, come oggi, ha dovuto combattere, ma portando avanti, sempre ed orgogliosamente, il vessillo di Cristo. “Da quale luce mi faccio illuminare”, questa la provocazione lanciata come tema della quarta edizione della “Lunga notte delle chiese”… Noi, fedeli al mandato del Risorto, lasciamo che la fede illumini e guidi i nostri passi. E il prossimo anno ci troveremo nuovamente a guardare al nostro passato per capire meglio il presente che viviamo.Nella chiesa di San Rocco, invece, la riflessione ha coinvolto i ragazzi della primaria “Rismondo” e quelli che hanno ricevuto la prima comunione nelle scorse settimane insieme alla presentazione della figura di don Primo Mazzolari “uomo di Luce”. La serata si è conclusa con la proposta di alcune canzoni di oggi sulla Luce da parte di Giulia Camauli e Stefania Stabile e di brani sul tema provenienti dal mondo ortodosso eseguiti dalla cantante Mariia Kozlova, accompagnata al pianoforte da Sandra Lombardi che hanno precedute le poesie di Anna Maria Fabroni ed interludi musicali curati dall’organista Boris Stacul.
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