Dignità restituita partendo dall’abitazione

Da poco più di una settimana è giunta la comunicazione ufficiale di approvazione del progetto “Riparto da casa”, finanziato dal fondo Cei 8xmille della Chiesa cattolica italiana, promosso dalla Caritas diocesana di Gorizia e gestito dalla Società Cooperativa sociale Murice. Il progetto, in attesa che la Conferenza Episcopale Italiana confermasse la valutazione positiva già espressa in precedenza da Caritas Italiana, aveva preso avvio nel mese di giugno di quest’anno, mettendo a disposizione cinque appartamenti (quattro ubicati nel territorio comunale di Gorizia e uno in quello di San Lorenzo Isontino) per favorire l’accoglienza di persone che versano in una condizione particolare di emergenza abitativa.Il progetto si propone, infatti, l’obiettivo di offrire accoglienza, assistenza, accompagnamento e orientamento a persone senza fissa dimora o in situazione di emergenza abitativa, supportandoli nel loro percorso di reinserimento sociale e d’integrazione socio-economica e lavorativa. Con “Riparto da casa” si vuole dunque intervenire con una serie di azioni per sostenere i beneficiari sia dal punto di vista propriamente abitativo, sia dal punto di vista economico e lavorativo, in modo da creare le basi per un graduale recupero della completa autonomia socio-economica. Il progetto prevede, a tal fine, un percorso innovativo di accompagnamento e di sostegno a favore di dieci persone oppure piccoli nuclei familiari del territorio dell’Arcidiocesi in condizioni di marginalità ed esclusione socio-economica, avvalendosi degli strumenti metodologici definiti ed offerti dal cosiddetto approccio “Housing First”. Con questo intervento si intende di fatto creare un circolo virtuoso e realizzare la buona prassi dell’Housing First, per cui il beneficiario viene innanzitutto sgravato dalla preoccupazione dell’alloggio, mettendolo in condizione di riprendere con dignità un cammino di crescita personale e familiare.Parallelamente a queste azioni mirate a contrastare direttamente l’emergenza abitativa, la Caritas diocesana di Gorizia e la cooperativa Murice intendono infine intervenire nell’ambito del progetto ma in modo più ampio anche sulle persone potenzialmente a rischio, vicine o al di sotto della soglia di povertà, con percorsi personalizzati di ascolto, orientamento, accompagnamento e inserimento in realtà formative professionalizzanti o lavorative, grazie al prezioso supporto del Centro d’Ascolto diocesano e alla collaborazione di una rete di soggetti pubblici e privati qualificati.