Informazione di speranza
4 Marzo 2020
Basta però scorrere le edizioni cartacee distribuite nelle parrocchie o giunte agli abbonati o quelle online aggiornate quotidianamente per rendersi conto di come, anche in questi momenti, sia emerso il ruolo che la stampa di ispirazione cattolica è chiamata a svolgere: essere al servizio delle proprie comunità attraverso un’informazione completa che sappia dare voce, sempre e comunque, alla Speranza.Con le messe sospese o comunque soggette a precise disposizioni (ad esempio sul numero dei fedeli ammessi) in tante diocesi italiane, con le attività ecclesiali ma anche civili ridotte al minimo, può sembrare quasi una missione impossibile dinanzi agli scenari catastrofici che gran parte del mondo mass mediale italiano continua a tratteggiare.Eppure quello che emerge dall’impegno dei giornalisti e dei collaboratori delle testate della Fisc (ma la stessa cosa sta avvenendo per Tv2000, per Avvenire, nelle radio del circuito InBlu o nelle televisioni del Corallo) è ancora una volta un giornalismo davvero di “prossimità” capace di raccontare, giorno per giorno, un Paese che si è trovato a vivere una situazione inaspettata.Lo fa cercando di comprendere quello che sta avvenendo, quali possono essere gli atteggiamenti più utili da tenere per evitare la diffusione del virus e quali potranno essere gli scenari futuri; lo fa dando la parola agli esperti od offrendo la testimonianza di chi si è trovato coinvolto in prima persona, evidenziando come anche in questa occasione solidarietà ed altruismo siano possibili e possano contrastare l’egoismo che una paura incontrollata alimentata dalla psicosi collettiva porta inevitabilmente con sé; lo fa con un’opera di informazione e formazione per una seria prevenzione non scadente nell’inutile allarmismo.È il tentativo, in un momento di smarrimento come l’attuale, di offrire un riferimento univoco per un’opinione pubblica impegnata ad orientarsi fra fake news, messaggi “ufficiali” spesso discordanti e una politica incapace in troppi casi di andare oltre il proprio limitato interesse elettorale.Le pagine di Voce Isontina e delle altre testate diocesane, anche in momenti così particolari con la cronaca ridotta e la necessità di sconvolgere sino all’ultimo momento le pagine per il mutare continuo di notizie ed il venir meno di appuntamenti già annunciati, non sono rimaste vuote: la scorsa settimana – nonostante la sospensione delle messe feriali e festive – abbiamo voluto far pervenire ugualmente Voce Isontina in tutte le chiese senza alcun onere per le comunità invitando i parroci a metterle gratuitamente a disposizione dei fedeli. Ci paiono anche questi piccoli segnali della Speranza cui siamo chiamati, da credenti, ogni giorno a rispondere.
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