Sacre Meditazioni spera di riprendere dalle voci coreane
23 Marzo 2020
In tempo di coronavirus le manifestazioni culturali in genere e quelle musicali in particolare hanno subito tagli, cancellazioni, rinvii e difficoltà di ogni genere nella loro programmazione. Non fa eccezione il festival di musica corale ’Sacre Meditazioni’ ideato dal Polifonico di Ruda con il sostegno della Regione, della Fondazione Friuli e della Danieli e la collaborazione di diverse amministrazioni comunali, proloco e parrocchie dove il progetto era stato previsto.Il ciclo concertistico è partito regolarmente da Gradisca d’Isonzo agli inizi di febbraio; poi, per i motivi noti a tutti, sono arrivate le disdette, i rinvii e le cancellazioni che hanno obbligato gli organizzatori a dei veri e propri salti mortali pur di portare a termine il progetto. L’apertura è stata di livello internazionale con il concerto del Neuer Kammerchor di Heidenheim (Germania) diretto da Thomas Kammel, mentre i cori ’Luvoce ladies singers’ di Tegou (Corea del sud) e dell’Università di Senzoku (Giappone) hanno naturalmente declinato gli inviti. Sono stati bloccati in patria dai rispettivi governi. Ma il Polifonico non dispera e ha riprogrammato il concerto delle donne coreane per il prossimo settembre, sempre a Trivignano udinese. ’’Prima di alzare bandiera bianca – ha detto il presidente Adriano Pelos – vogliamo percorrere tutte le strade possibili per permettere al coro di esibirsi in Friuli. Speriamo che questa emergenza possa finire in breve per poi ripartire ancora con maggiore energia e fiducia’’.’Sacre Meditazioni’ completerà il cartellone tra fine maggio e poi a settembre. A maggio il Polifonico presenterà, unitamente all’orchestra dei ’Filarmonici friulani’ il brano ’Seirenes’ di Alessio Domini che ha vinto il primo concorso per giovani compositori ideato di comune accordo dall’orchestra e dal coro friulano. A settembre, invece, il Polifonico intende ospitare il coro delle giovani donne di Tegou dalla Corea del Sud dirette da Kwon Young-ki, studente al conservatorio ’Tartini’ di Trieste negli anni Novanta e già componente del coro Polifonico di Ruda.
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