Pedonalizzazione fra favorevoli e contrari
8 Giugno 2020
A Cervignano ci sono diversi commercianti che risultano favorevoli alla pedonalizzazione di via Roma e, dopo avere scritto una lettera al primo cittadino Savino ed essere stati convocati in Comune per discutere, si sono riuniti e hanno indetto una raccolta di firme che chiede di rendere completamente pedonale la principale arteria della città della Bassa Friulana. Al momento il comitato ha raccolto una decina di adesioni di altrettanti commercianti favorevoli su 23 che vi sono nella via. Uno tra gli obiettivi del costituito comitato è quello di rianimare le vetrine di molti negozi che oggi risultano chiusi per la crisi. Sempre secondo il comitato, con la fase della pedonalizzazione imprenditori e negozianti sarebbero invogliati a aprire e l’obiettivo sarebbe quello di trasformare la via in un parco commerciale a cielo aperto. Come non ricordare la concorrenza che si è fatta via via più importante con i molti centri commerciali che sono sorti un po’ ovunque sul territorio del Friuli Venezia Giulia e che non mancano di attirare gli acquirenti. Occorrerebbe in qualche maniera mutare questo trend a favore del commercio locale, che soffre non poco anche per la crisi, che si è andata acuendo ora con il coronavirus e la chiusura forzata di tutte le attività commerciali e produttive. Sicuramente la via Roma, una volta pedonalizzata, sempre secondo i commercianti del comitato cittadino, potrebbe attirare acquirenti e cittadini facendo socializzare le persone in un’area priva di traffico e attrezzata con panchine, giochi per i più piccoli e arredi cittadini. Il problema maggiore sarebbe rappresentato dal passaggio delle corriere, che chiusa l’arteria dovrebbero avere indicazione per un percorso alternativo per percorrere il tratto compreso tra la stazione ferroviaria e l’autostazione.Il tutto potrebbe risolversi con la realizzazione del centro intermodale, ma l’impegno finanziario è notevole, come pure i tempi per realizzare una simile struttura, che si porrebbe soprattutto al servizio del polo scolastico cervignanese. Se a ciò si aggiungono le difficoltà scaturite dall’emergenza coronavirus, ecco che il quadro si tinge di tinte scure per il futuro della città.
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