La nube luminosa
23 Settembre 2020
Anche l’Apocalisse riporta le lettere in cui si cerca di capire che cosa lo Spirito dice alle Chiese dell’Asia Minore. Mi piace pensare che quando la comunità di Corinto o di Efeso, o le comunità guidate da Timoteo, o le comunità a cui scrive Giovanni o Pietro, hanno ricevuto una lettera da parte dell’apostolo, si sono riunite, l’hanno letta insieme e l’hanno commentata. Deve essere stato un momento importante di comunione e di ritrovato entusiasmo. Certo, per alcuni non deve essere stato piacevole ricevere una tirata di orecchie da parte di Paolo; per altri invece è stato consolante sentirsi confermati in quello che stavano già facendo; per altri ancora la lettera ricevuta ha aperto dei pensieri che fino a quel momento non erano stati all’ordine del giorno. In ogni caso nell’accogliere la lettera la comunità cristiana è cresciuta nella comunione e ha avuto l’occasione per diventare più evangelica. Non solo gli apostoli, ma anche i successori degli apostoli, fin dalla seconda generazione cristiana hanno mantenuto la lettera come modalità di comunicazione, come tentativo di annunciare il vangelo in una comunità specifica e in un momento particolare della storia. Ancora oggi l’atto più autorevole di magistero da parte di un successore degli apostoli nei confronti della Chiesa che gli è affidata è la lettera pastorale. Accogliere la lettera pastorale non è solo ricevere delle indicazioni operative, ma è soprattutto ascoltare il Signore che continua a parlare nella storia anche attraverso il magistero dei successori degli apostoli. Certo il carisma dell’ispirazione che fa trovare certamente la Parola di Dio nelle lettere che si trovano nel canone della Scrittura è una specificità degli apostoli, ma anche nella voce del Magistero possiamo trovare la Parola di Dio per noi oggi. Il vescovo Carlo anche quest’anno ha scritto una lettera pastorale alla nostra Chiesa, che è il tentativo di cogliere ciò che lo Spirito sta dicendo alla nostra comunità oggi.Il titolo stesso: “La nube luminosa” lascia intuire che nel periodo che stiamo vivendo non tutto è chiaro e semplice: ci sono aspetti di luce, ma anche di nebbia. Questa lettera pastorale infatti arriva in un momento non facile: la pandemia che stiamo attraversando ha accelerato alcuni processi che già prima erano presenti e che portano a pensare che stiamo davvero vivendo un cambiamento d’epoca; inoltre il Covid-19 ci impedisce di fare una programmazione serena, ma ogni iniziativa è condizionato dall’evolversi della situazione.In questo contesto il vescovo Carlo invita la comunità isontina a esercitare il difficile e affascinante compito del discernimento e della lettura sapienziale dell’oggi. È incoraggiante e pieno di fiducia nell’azione dello Spirito che agisce nei nostri cuori l’invito che viene fatto ai battezzati di rileggere l’oggi alla luce della Parola di Dio e di rileggere la Parola di Dio alla luce dell’oggi. Il vescovo ci dà l’esempio riportando tre immagini bibliche che per lui sono state importanti per comprendere il periodo che stiamo attraversando: il deserto, l’esilio e il ritorno dall’esilio, con l’invito per i singoli fedeli e per le comunità a trovare la propria chiave di lettura per questo tempo.La lettura sapienziale del 2020, nel contesto della nostra diocesi, fa emergere come sia importante andare all’essenziale che è vivere la Chiesa degli Atti degli Apostoli caratterizzata dal primato della Parola di Dio, dal desiderio di accompagnare alla conoscenza del vangelo coloro che manifestano l’interesse avvicinandosi alla comunità, dal ritrovarsi insieme a spezzare il pane, dall’esercizio attento e intelligente della carità, dalla valorizzazione dei diversi ministeri. Nell’assemblea diocesana che si terrà venerdì 2 ottobre alle 20.15 nella chiesa di S. Nicolò a Monfalcone, a cui sono invitati i membri dei consigli pastorali e tutti coloro che hanno un ministero nelle nostre comunità, vorremmo ritrovarci come le comunità a cui scrive Paolo o Giovanni o gli altri apostoli, per pregare insieme, per ricevere la lettera pastorale, insieme al calendario delle iniziative a livello diocesano, per lasciarci scaldare il cuore da Dio che agisce e parla nel nostro oggi e nella nostra terra.
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