Filologica a congresso nel segno di Ugo Pellis e Giulio Regeni

Primo grande evento dopo il lockdown, per la Società Filologica Friulana, il XCVII Congresso che si è svolto oggi a Fiumicello Villa Vicentina.”Un segno di speranza – per il Presidente Federico Vicario – a dimostrazione della volontà di superare la pandemia e le paure, di non fermarsi e guardare al domani. La Filologica – ha ribadito nel corso del suo intervento il presidente della Società – ha saputo affrontare l’emergenza sanitaria proponendo numerose iniziative on line, mettendo a disposizione degli utenti i propri cataloghi e il proprio patrimonio librario e culturale in formato digitale, con particolare attenzione alla scuola e all’infanzia”.Una prima volta, per lo storico Sodalizio che l’anno scorso ha celebrato i cent’anni di fondazione, in questa comunità della Bassa orientale, “una comunità giovane dal punto di vista amministrativo – come ha ricordato il sindaco Laura Sgubin – che però si nutre della ricchezza sociale e culturale ereditata dai due Comuni precedenti la fusione, Fiumicello e Villa Vicentina.Tra le autorità presenti oggi in sala Bison a Fiumicello, dove il pubblico è stato accolto dalla banda Tita Michelas e dal coro Lorenzo Perosi – il presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin, che ha toccato due temi fondamentali quali quello dell’insegnamento del friulano a scuola (“Bisogna renderlo obbligatorio”, ha detto) e della comunicazioni in marilenghe: “È necessario – sono state le sue parole – che venga istituito un centro di produzioni per friulano a Udine e che venga potenziata la sede Rai di Udine con la presenza di giornalisti e notiziari in lingua friulana”. È intervenuto anche l’on. Guido Germano Pettarin che ha rimarcato “la testimonianza della Società Filologica Friulana nella conservazione della identità e della lingua friulana” confermando l’impegno per l’approvazione da parte del parlamento italiano della Carta europea delle Lingue regionali entro la fine di questa legislatura.In molti degli interventi è stato ricordato Giulio Regeni (presenti in sala i genitori del giovane ricercatore n.d.r.) per dimostrare ancora una volta come Fiumicello Villa Vicentina e il Friuli continuano nell’impegno di giustizia e verità sul suo caso.Nel corso dei lavori è stato presentato il numero unico Flumisel La Vila, a cura di Ferruccio Tassin, pubblicato dalla Filologica con il sostegno della Cassa Rurale FVG, dove in 550 pagine sono radunati i contributi di oltre trenta autori su storia, ambiente, società di Fiumicello.Ha chiuso Dorino Minigutti, regista del docufilm l’Atlante della Memoria ispirato alla figura di Ugo Pellis. nato proprio a San Lorenzo di Fiumicello nel 1882, Pellis fu tra i padri fondatori della Filologica e protagonista, negli anni Trenta del Novecento, della grande impresa dell’Atlante Linguistico Italiano che corredò da migliaia di fotografie che illustrano il Friuli e l’Italia di quegli anni.  Una storia e un patrimonio da conoscere, in particolar modo nella terra che gli dette i natali.